All'Expo di Milano non poteva mancare un "assaggio" del cibo nell'antica Roma, tra masterchef dell'impero e archeo-gastronomia, piatti gourmet dell'epoca e...
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Il pubblico può, dunque, sperimentare un piccolo grande viaggio interattivo fra reperti, immagini, mappe e documenti che testimonia l’attenzione al cibo, l’approvvigionamento e la nutrizione nella Roma antica. Cuore della mostra è la ricostruzione di una autentica "caupona" (trattoria tipica) con i suoi arredi e materiali originali. Il tutto, però, condito (tanto per rimanere in tema) con apparati hi-tech: immagini, filmati e ricostruzioni virtuali che trasportano lo spettatore all’interno di una taverna antica.
Nell’ambiente principale della caupona vi era un bancone all’interno del quale erano murati contenitori per il cibo e le bevande, un forno a legna, per cucinare e riscaldare gli alimenti, e ripiani con pasti pronti e stoviglie. Oltre a dolii interrati nel pavimento, contenenti vino e olio, in genere erano stoccate anche anfore per olive, frutta e salse.
Il bistrot viene arricchito, poi, da una serie di vetrine che custodiscono oggetti da mensa scelti in modo da offrire un panorama della produzione ceramica lungo un vasto arco cronologico, a partire dall’VIII secolo a.C. Notevole, per l’ottimo stato di conservazione, è il fornello a forma di capanna di epoca arcaica (VIII-VI sec. a.C.). Esposta per la prima volta al pubblico, spicca la splendida anfora attica a figure nere, facente parte del corredo funerario di una tomba arcaica rinvenuta a Roma in località Sant’Alessandro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero