Expo, arriva il cibo della Roma antica, tra bistrot e piatti imperiali

Expo, arriva il cibo della Roma antica, tra bistrot e piatti imperiali
All'Expo di Milano non poteva mancare un "assaggio" del cibo nell'antica Roma, tra masterchef dell'impero e archeo-gastronomia, piatti gourmet dell'epoca e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
All'Expo di Milano non poteva mancare un "assaggio" del cibo nell'antica Roma, tra masterchef dell'impero e archeo-gastronomia, piatti gourmet dell'epoca e risto-bistrot alla moda. Lo racconta l'evento dal titolo "MovEat Expo, Le vie del cibo: dalla Roma antica all’Europa moderna", una singolare mostra tra archeologia e apparati multimediali che vanta una selezione di reperti concessi dalla Soprintendenza per il Colosseo il Museo Nazionale Romano e l’area archeologica di Roma. Cornice della rassegna, il padiglione 112 Expo Partner 1 di FS Italiane, con un progetto di Andrea Schiavo.








Il pubblico può, dunque, sperimentare un piccolo grande viaggio interattivo fra reperti, immagini, mappe e documenti che testimonia l’attenzione al cibo, l’approvvigionamento e la nutrizione nella Roma antica. Cuore della mostra è la ricostruzione di una autentica "caupona" (trattoria tipica) con i suoi arredi e materiali originali. Il tutto, però, condito (tanto per rimanere in tema) con apparati hi-tech: immagini, filmati e ricostruzioni virtuali che trasportano lo spettatore all’interno di una taverna antica.



Nell’ambiente principale della caupona vi era un bancone all’interno del quale erano murati contenitori per il cibo e le bevande, un forno a legna, per cucinare e riscaldare gli alimenti, e ripiani con pasti pronti e stoviglie. Oltre a dolii interrati nel pavimento, contenenti vino e olio, in genere erano stoccate anche anfore per olive, frutta e salse.



Il bistrot viene arricchito, poi, da una serie di vetrine che custodiscono oggetti da mensa scelti in modo da offrire un panorama della produzione ceramica lungo un vasto arco cronologico, a partire dall’VIII secolo a.C. Notevole, per l’ottimo stato di conservazione, è il fornello a forma di capanna di epoca arcaica (VIII-VI sec. a.C.). Esposta per la prima volta al pubblico, spicca la splendida anfora attica a figure nere, facente parte del corredo funerario di una tomba arcaica rinvenuta a Roma in località Sant’Alessandro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero