L'intervento/ Se il welfare familiare è affidato ai nonni

L'intervento/ Se il welfare familiare è affidato ai nonni
Con una recente ordinanza dell’8 aprile, la Corte di Cassazione ha inteso punire la suocera che aveva avuto comportamenti aggressivi nei confronti della nuora, stabilendo...

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Con una recente ordinanza dell’8 aprile, la Corte di Cassazione ha inteso punire la suocera che aveva avuto comportamenti aggressivi nei confronti della nuora, stabilendo per questo la sua impossibilità a vedere i nipoti. 


La nonna paterna, infatti, si era rifiutata di sottoporsi alla Consulenza disposta dal Tribunale su tutto il nucleo familiare allargato, dopo che era stata accusata di aver schiaffeggiato la nuora, per di più alla presenza dei nipoti. 

Con ciò dimostrando il suo totale disinteresse, ribadito anche dalla relazione dei Servizi Sociali, a mettersi in discussione allo scopo di ristabilire la giusta serenità e le dovute linee comportamentali nell’interesse dei nipoti.
Una decisione che certamente è destinata ad alimentare l’impopolarità della figura della suocera, da sempre facile obiettivo di barzellette ed illazioni, dimostratasi spesso irriducibile combattente nel difendere il proprio territorio dall’invasione della nuora, rea di pretendere di usurpare e condividere quel figlio cresciuto per anni.
Eppure, basterebbe un po' più di buon senso e, a volte, di sana ironia per superare questi consolidati stereotipi in favore di un’alleanza educativa tra genitori e nonni, che veda quest’ultimi esentati dai compiti educativi diretti, in favore di spazi ludici e creativi ricambiati da affetto e complicità.
D’altra parte, non va taciuto come il vero welfare familiare di questo Paese sia affidato ai nonni, supporto prezioso ed irrinunciabile per la maggior parte delle coppie con figli.
Al punto che secondo altra decisione degli Ermellini, spetta ai nonni di entrambi i rami familiari persino provvedere al pagamento del mantenimento dei loro nipoti, nel caso il genitore obbligato si sia reso inadempiente al contributo fissato in sede di separazione e l’altro non sia in grado di mantenerli.
In tal modo ai nonni, squisita miscela di risate, racconti fantastici e amorevoli cure, viene riconosciuto anche giuridicamente il ruolo di ammortizzatore sociale per tutti quei casi in cui i loro figli non sono nelle condizioni, ovviamente non per colpevole inerzia, di provvedere al mantenimento dei nipoti.
Un compito che si aggiunge a quello prezioso ed indispensabile di accudimento dei loro nipoti, che spesso salva la carriera delle mamme, troppe volte costrette, altrimenti, a scegliere tra famiglia e lavoro da un’atavica mancanza di asili nido e di altri validi strumenti di welfare. Nonni che, non a caso, pur di non venire meno a questo loro impegno, sono stati i primi a vaccinarsi durante l’epidemia di Covid, facendo prevalere alla paura il desiderio di assicurare la loro presenza ed i loro sostegno ai nipoti.
Così, stretti nei loro acciacchi, in questi anni di difficoltà economica hanno garantito ai nipoti la possibilità di trascorrere dei periodi di vacanza, lasciando mamma e papà al lavoro nelle città afose. Dimostrandosi, inoltre, sempre pronti a dividere la loro esigua pensione per far quadrare il bilancio familiare dei loro figli; ma si sa, i nonni sono fatti per amare ed aggiustare le cose. 


E pensare che c’è ancora chi ha il coraggio di chiamarli l’anello debole della società.

*avvocato matrimonialista

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Il Messaggero