Come l’arma del buon senso può battere lo scempio

Come l’arma del buon senso può battere lo scempio
Nella partita tra “monopattini abbandonati” versus “monumenti e centro storico” il primo round lo vince il buon senso. Qualcosa si muove nel verso giusto....

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Nella partita tra “monopattini abbandonati” versus “monumenti e centro storico” il primo round lo vince il buon senso. Qualcosa si muove nel verso giusto. All’agitatissimo e sregolato mondo delle “cavallette elettriche”, si imporrà di osservare la “disciplina dei parcheggi”. Lo sparpagliamento selvaggio dei monopattini, lasciati a fine corsa ovunque, e spesso intralciando il movimento nei marciapiedi, verrà presto disciplinato da una “determina” del Campidoglio. Benvenuta, finalmente. Lassù, dove lavora Virginia Raggi, anche per effetto di campagne di stampa che hanno rappresentato il malcontento e il disagio crescenti, è maturata la determinazione di regolare anche il fenomeno dilagante di lasciare i monopattini ovunque. No, basta: presto chi eviterà di riporre il piccolo mezzo negli appositi parcheggi subirà la sanzione più temuta: il “tassametro” in azione, senza fine. I sei gestori di questo sharing con sedicimila veicoli circolanti costringeranno i trasgressori a pagare proprio come se l’utilizzo continuasse. Una nuova apposita piattaforma, una piccola meraviglia della tecnologia applicata, un deterrente che si spera efficace contro la giungla dell’abbandono. A ciò si dovrà aggiungere un’opera intensa per convincere i monopattinisti a rispettare il codice della strada. Il quale vale per tutti, anche per chi si comporta come se non fosse un obbligo, ma solo un cortese suggerimento. 


graldi@hotmail.com Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero