Oggi è il trigesimo della scomparsa di Paolo Graldi. In queste settimane ho ripensato al Paolo che ho conosciuto...
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In queste settimane ho ripensato al Paolo che ho conosciuto quarant’anni fa e alle qualità che lo hanno distinto.
È stato un uomo indipendente, coraggioso, riservato e limpido. Molte volte, parlando con le persone, si ha la sensazione di reticenza, quasi a coprire macchinazioni, lui no: era trasparente, sia nei rapporti personali che nella sua funzione pubblica.
Graldi era leale, anche quando doveva pagare un prezzo per essere leale. Ripeteva sempre questa massima: “La gratitudine è il sentimento del giorno prima”. Invece, lui era capace di gratitudine. E mai venale.
Una sua particolare qualità, veramente poco frequente, è stata quella di non lasciarsi contaminare dagli ambienti che attraversava. Mantenendo autonomia di giudizio, mai cercando un comodo conformismo.
È stato un uomo libero con il coraggio di essere libero.
L’Italia ha bisogno di uomini come lui, che sanno fare il proprio dovere con professionalità, moderazione e forza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero