Quanti sono i fronti che dividono le due anime della maggioranza di governo? Tanti, forse troppi. Non che si sia così ingenui da pensare che divisioni, in maggioranze...
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In particolare, risulta difficile da capire l’atteggiamento del Movimento Cinque Stelle, peraltro ancora primo azionista di questa maggioranza, nei confronti delle grandi aziende. Risulta difficile capirlo perché l’obiettivo di ogni governo dovrebbe essere quello di avere a cuore il benessere dei propri cittadini, di garantire le condizioni che permettono una crescita economica sostenuta e costante, di perseguire la riduzione delle disuguaglianze, sociali ed economiche, e di provare a diminuire l’elevato carico fiscale. Certo, si può ribattere, e nemmeno troppo a torto, che parte dei problemi di questo paese, quali l’elevato debito pubblico, la dimensione spropositata del sistema pensionistico, lo squilibrio del sistema tributario la si debba proprio all’incapacità dello Stato, già a partire dagli anni del boom economico, di interagire in maniera efficace e autoritaria con le grandi aziende. Ciò fa paura (a volte invidia) a chiunque sia escluso dalle leve del potere, naturalmente.
E fintanto che si è all’opposizione la retorica anti potere – politico ed economico – ha sempre una grande presa sugli elettori e sulle fasce di popolazione più deboli e meno tutelate.
Il Messaggero