Bankitalia, Mattarella nomina Visco. Cdm senza ministri renziani e Boschi

Bankitalia, Mattarella nomina Visco. Cdm senza ministri renziani e Boschi
Dopo la luce verde del Consiglio dei Ministri, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto di nomina di Ignazio Visco a Governatore della Banca...

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Dopo la luce verde del Consiglio dei Ministri, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto di nomina di Ignazio Visco a Governatore della Banca d'Italia, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, acquisito il parere favorevole del Consiglio Superiore della Banca d'Italia. Lo rende noto un comunicato della Presidenza della Repubblica


Il Consiglio dei ministri aveva designato Ignazio Visco come Governatore della Banca d'Italia. Lo si apprende da fonti di Palazzo Chigi. In precedenza il Consiglio superiore della Banca d'Italia, come previsto dalla procedura di nomina del governatore, aveva dato il proprio parere favorevole e il sostegno alla conferma di Visco. Il parere del Consiglio è necessario ma non vincolante. Ora si attende il decreto di nomina da parte del presidente della Repubblica per confermare formalmente per altri sei anni Visco.

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi non ha partecipato alla riunione del Consiglio dei ministri che si è espresso sulla conferma di Visco. È quanto si apprende da fonti di governo, che comunque evidenziano come l'assenza sarebbe da attribuire a ragioni di salute. Assenti anche i ministri Graziano Delrio, Luca Lotti e Maurizio Martina. Lotti e Martina erano assenti per impegni pregressi, Del Rio perché malato.


«Non condivido una sua scelta, quella di Visco, ma rispetto il presidente del Consiglio e le sue funzioni», ha detto oggi il segretario del Pd Matteo Renzi a Bruno Vespa per il suo libro «Soli al comando» in uscita venerdì 3 novembre per Mondadori Rai Eri. La conferma di Visco alla guida della Banca d'Italia non ha incrinato il rapporto del segretario del Pd con il premier Paolo Gentiloni, scrive ancora Vespa, che anticipa questo passaggio del suo libro alla stampa.

Alla domanda se la vicenda Banca d'Italia abbia guastato il rapporto tra i due, Renzi risponde:
«No. Il nostro è un rapporto di lunga data. L'ho difeso quando lo volevano estrometterlo dalle liste nel 2013, l'ho proposto ministro degli esteri sorprendendo tanti nel novembre 2014, l'ho suggerito come presidente al mio posto nel 2016. Credo che abbia fatto bene il suo lavoro, sempre. Non condivido una sua scelta, quella di Visco, ma rispetto il presidente del Consiglio e le sue funzioni E abbiamo mille battaglie da fare insieme, ancora»

«La prossima settimana sentiremo Carmelo Barbagallo, capo del Dipartimento Vigilanza bancaria e finanziaria di Banca d'Italia. L'audizione del Governatore Visco presumibilmente avverrà in una fase intermedia dell'inchiesta. Audirlo senza aver letto i documenti sarebbe un controsenso. Prima dobbiamo prima leggere le carte», afferma intanto il presidente della Commissione bicamerale d'inchiesta sulle banche Pier Ferdinando Casini ai microfoni del Tg3.


«Sbagliato confermare Visco come governatore di Bankitalia. Il sistema bancario italiano è malato: è un sistema che da anni ha preso l’abitudine di privatizzare gli utili e nazionalizzare le perdite e che fa gli interessi dei potenti sulle spalle di famiglie e imprese. Visco non è l’unico responsabile, ma certamente è parte del problema, insieme ai governi Monti, Letta, Renzi e Gentiloni che hanno spalleggiato e difeso l’opaco mondo bancario». Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.



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Il Messaggero