(Teleborsa) - Nei primi sette mesi del 2021 le esportazioni italiane di vino hanno registrato un +14,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso e un +10,7% rispetto ai primi...
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Si registrano ottime performance per lo spumante italiano, in particolare per il Prosecco, cresciuto di oltre il 30%, trainato dal mercato americano (+40%), ma anche da altri mercati come quello francese e russo. Note positive anche per l'export di spirits italiani, che nei primi sette mesi dell'anno è cresciuto del 23,3%; l'incremento è diffuso a tutti i prodotti del raggruppamento, in particolare al sidro che ha superato, in valore, il vermut (140 milioni di euro vs 120 milioni di euro), grazie a una crescita di quasi il 50% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
A livello territoriale è il Veneto la prima regione per vino esportato: nei primi sei mesi del 2021 è stato venduto all'estero vino
veneto per 1,1 miliardi di euro, con una crescita tendenziale del 12% (nello stesso periodo dello scorso anno le vendite si erano ridotte del
4,8%). Segue, per valore esportato, il Piemonte (572 milioni di euro, +22,3% tendenziale). Terza regione per export la Toscana, che con 536 milioni di euro di vendite estere vede il suo vino crescere oltre i confini nazionali del 17,2%. A chiudere la Top 5 sono Trentino-Alto Adige ed Emilia Romagna.
Per l'intero 2021 SACE prevede un recupero delle vendite di vini italiani grazie alla spinta dell'export nei principali mercati internazionali (consumi al +3,8% annuo nel '21–'22), con il migliore potenziale di crescita in Cina (+6,3% annuo), Canada e Giappone (+5,9% annuo). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero