Arriva l'etichetta obbligatoria per il Prosecco doc

Arriva l'etichetta obbligatoria per il Prosecco doc
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Entro due anni tutti i soci del Consorzio Prosecco Doc dovranno apporre sulle loro etichette il logo della denominazione Prosecco Doc, fino ad oggi facoltativo. È una delle misure decise per contrastare i rischi di contraffazione e di uso improprio di denominazioni che richiamano l'origine italiana dei prodotti, il cosiddetto «italian sounding». Inoltre l'assemblea dei soci ha dato mandato al presidente Stefano Zanette di chiedere alla Direzione agroalimentare delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia di riclassificare gli ettolitri della riserva vendemmiale da Prosecco a «vino bianco con o senza indicazione geografica», visto che le giacenze messe da parte come riserva vendemmiale si ritengono superflue e diventa opportuno riclassificarle in modo tale che il vino da esse ottenuto non sia più atto a produrre Prosecco. Ad essere esclusa dalla richiesta sarà soltanto la componente di riserve vendemmiali destinate a diventare Prosecco biologico. «L'andamento climatico degli ultimi mesi - riferisce il presidente del Consorzio Stefano Zanette- ci ha fatto uscire indenni dal pericolo di gelate e la produzione va quindi a soddisfare i 180 quintali per ettaro previsti dal disciplinare. I pronostici sulla vendemmia 2019 e l'andamento del mercato, dunque, ci hanno indotto a chiedere la riclassificazione a vino bianco ciò che era stato accantonato in via prudenziale».
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Il Messaggero