Vaccino, EMA: "improbabile" autorizzazione entro gennaio per AstraZeneca

Vaccino, EMA: "improbabile" autorizzazione entro gennaio per AstraZeneca
(Teleborsa) - È "improbabile" che il via libera dell'EMA al vaccino anti-Covid di AstraZeneca arrivi entro gennaio. È quanto ha dichiarato il vice...

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(Teleborsa) - È "improbabile" che il via libera dell'EMA al vaccino anti-Covid di AstraZeneca arrivi entro gennaio. È quanto ha dichiarato il vice direttore esecutivo dell'Agenzia Europea del Farmaco, Noel Wathion, al quotidiano belga Het Nieuwsblad.



Wathion ha infatti affermato che non è ancora giunta alcuna domanda formale di autorizzazione da parte della casa farmaceutica, sottolineando come siano necessari "altri dati sulla qualità del vaccino". Secondo il dirigente EMA l'Agenzia europea al momento ha ricevuto solo alcune informazioni sul vaccino messo a punto in collaborazione con l'Università di Oxford e la Irbm di Pomezia, "insufficienti anche a dare un via libera condizionato alla commercializzazione".

Una vera e propria doccia fredda per la strategia di vaccinazione italiana qualora la notizia trovasse conferma. Come aveva spiegato nei giorni scorsi anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, infatti il vaccino AstraZeneca risulta centrale nel Piano strategico elaborato dal governo sia in termini logistici – il vettore virale è prodotto a Pomezia e l'infialamento avviene ad Anagni, senza la necessità di temperature di 75 gradi sotto lo zero – sia nell'ottica dell'obiettivo di vaccinare entro il 1 aprile 13 milioni di persone e raggiungere così la cosiddetta "Fase 1", cioè quella che consente di avere un primo impatto epidemiologico.

Da AstraZeneca sono infatti attese 16 milioni di dosi (equivalenti a 8 milioni di persone vaccinate) per il primo trimestre in Italia delle 40 milioni previste per l'intera Unione europea. AstraZeneca è stata anche la prima azienda farmaceutica a firmare un contratto con la Commissione europea, per un totale di 300 milioni di dosi, con un'opzione per ulteriori 100 milioni.


Quanto alla possibilità che lo stesso vaccino riceva l'ok dalle Autorità del Regno Unito, Wathion ha spiegato di non conoscere quali dati l'azienda farmaceutica abbia presentato alla MHRA, ipotizzando che l'agenzia britannica stia concedendo "un'autorizzazione provvisoria" per la distribuzione solo di alcuni lotti di vaccino. "Non lo facciamo, perché l'azienda deve prima dimostrare che tutti i vaccini saranno di alta qualità", ha aggiunto il vice direttore esecutivo dell'EMA.




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Il Messaggero