(Teleborsa) - Sono i giovani in questa fase a spingere la campagna vaccinale mentre nella fascia più a rischio, quella dai 50 anni in su, le somministrazioni procedono ma ad un...
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L'obiettivo del governo, ribadito con il recente appello di Mario Draghi ("vaccinatevi e rispettate le regole"), è di raggiungere l'immunità collettiva all'80% entro fine settembre. Una sfida che Figliuolo punta a vincere grazie a un nuovo piano volto a massimizzare il coinvolgimento dei ragazzi tra i 12 e i 19 anni ai quali, dopo il recente via libera da parte di Aifa ed Ema, è possibile somministrare, oltre al vaccino Pfizer, anche il siero Moderna.
Al centro della strategia messa in campo da Figliuolo vi è la predisposizione di corsie preferenziali per i giovani presso gli hub senza prenotazioni. "Nella fascia dei giovani – ha sottolineato il generale – stiamo già andando bene, visto che, da un recente rilevamento effettuato dal Financial Times, è emerso che l'Italia è terza nel mondo per vaccinazioni ai giovani di età compresa tra i 12 e i 18 anni. Anche in questo periodo, maggiormente dedicato alle vacanze, la propensione alla vaccinazione tra i giovani è rimasta alta. È proprio nella classe tra i 12 e i 29 anni che stiamo registrando il maggior numero di prime somministrazioni".
Stando ai dati nella fascia 12-19 anni oltre 2,7 milioni di ragazzi non sono ancora stati vaccinati e gli immunizzati con doppia dose sono circa 998mila. Sono in attesa del richiamo in oltre 841mila, quasi un terzo dei 2,8 milioni di italiani in attesa della seconda somministrazione.
Salendo di età, nella fascia tra i 20 e i 29 anni, sono invece oltre 2 milioni i giovani che non hanno ancora ricevuto la prima dose; in 2,7 milioni hanno già completato il ciclo e quasi 1,3 milioni attendono il richiamo.
(Foto: EPA/Biontech) Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero