Immaginiamo di svegliarci una mattina e trovare sul nostro conto corrente tra 1.200 e 2.400 dollari, più 500 dollari per ogni figlio. Oppure di trovare nella posta tanto di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Coronavirus, a New York 100 bambini con sindrome Kawasaki. Cuomo: «Tre sono morti, situazione inquietante»
E sia chiaro, non si parla delle risorse messe a disposizione. Il "Care Acts" di Donald Trump vale in tutto 2.200 miliardi di dollari, una cifra impensabile per un Paese come l’Italia. Ma se dopo oltre tre mesi dalla dichiarazione di emergenza nel nostro Paese e circa 80 miliardi previsti finora per famiglie e imprese, soltanto una parte degli aiuti faticosamente varati dal governo sono arrivati a destinazione, evidentemente più di qualcosa non funziona nel modello italiano. E quando si va avanti da mesi tra Dpcm e decreti non si può dare nemmeno la colpa alla burocrazia. Un decreto può anche fissare la burocrazia di emergenza.
Ma vediamo come funziona l’Helicopter money di Trump? C’è un appello che circola da giorni tra il sito dell’Irs (Internal Revenue Service), l’Agenzia governativa deputata alla riscossione dei tributi americani, e i principali siti americani: «Non hai ancora ricevuto sul tuo conto corrente o a casa il bonus Coronavirus con tanto di firma di Donald Trump? Allora inserisci il tuo numero conto corrente sul sito dell’Irs, oppure se non ne hai uno o non hai avuto un reddito da sottoporre a tassazione negli ultimi due anni, devi solo inserire il tuo nome e il tuo Social Security number (una sorta di codice fiscale). Ma fallo entro la mezzanotte di mercoledì 13 maggio. Altrimenti potresti ricevere l’assegno, troppo tardi, anche a giugno». Un sistema semplice, non infallibile, visto che molti americani non hanno ancora ricevuto il famoso “stimulus check”. Ma finora sono già stati fatti 130 milioni di pagamenti diretti dal governo americano, di cui 20 milioni tramite assegno: in tutto 220 miliardi snocciolati in tre settimane, secondo i dati di inizio maggio all’85% degli aventi diritto. Andare sul sito dell’Irs Usa e cliccare sul “Get my payment” è un modo accelerare anche il resto, altri 20 milioni di versamenti che mancano.
In queste ore c’è anche chi ha scritto all’amministrazione Usa perché ha ricevuto due volte l’aiuto: direttamente sul conto corrente, ma anche a casa via posta. Oppure chi deve restituire un aiuto ricevuto per errore, perchè inviato a un parente deceduto di recente, magari dopo aver presentato la dichiarazione dei redditi 2018. Infine, c’è chi si lamenta perché in base ai redditi 2018 avrebbe tutti i requisiti per avere il bonus, invece poiché nel 2019 ha ricevuto un bonus una tantum e si era affrettato a marzo a presentare la dichiarazione dei redditi, scadenza poi rinviata a luglio, ora si trova con un assegno di soli 200 dollari.
Chi ha diritto all’Helicopter money di Trump? L’assegno scatta in base al reddito.
Il Messaggero