Usa, Big Tech sotto accusa al Congresso

Usa, Big Tech sotto accusa al Congresso
(Teleborsa) - Giornata storica quella di ieri per le Big Tech americane che per la prima sono finite sotto la lente di ingrandimento del Congresso Usa per le questioni legate alla...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
(Teleborsa) - Giornata storica quella di ieri per le Big Tech americane che per la prima sono finite sotto la lente di ingrandimento del Congresso Usa per le questioni legate alla concentrazione di potere, alle loro pratiche di business e sulla concorrenza sleale dell'economia digitale.


Di fronte al Panel Antitrust della Commissione Giustizia della Camera dei rappresentanti USA sono finiti Jeff Bezos di Amazon, Tim Cook di Apple, Sundar Pichai di Google e Mark Zuckerberg di Facebook dopo un'indagine parlamentare dei deputati americani durata oltre un anno.

Di fronte alle accuse per i loro fatturati gargantueschi, il potere accumulato e i conseguenti ostacoli che pongono alla concorrenza negli Stati Uniti, i Ceo delle Big Tech hanno fatto appello all'"American Dream", il sogno americano.

Mark Zuckerberg ha definito Facebook "fieramente americana" e ha sottolineato le differenze tra l'approccio Usa e quello cinese a Internet.

Jeff Bezos, per la prima volta al Congresso, ha ricordato i benefici di Amazon per l'economia americana in quanto uno dei principali datori di lavoro negli Stati Uniti e spazio di crescita per due milioni di piccole e medie imprese Usa che fanno il 60% dei loro ricavi su Amazon.

Tim Cook nel suo intervento ha respinto al mittente le accuse riguardo una posizione di monopolio di Apple nei settori in cui opera, ricordando di essere dietro a Samsung e Huawei nel comparto smartphone.

Anche il Ceo di Google Pichai ha negato qualsiasi posizione di monopolio per la sua azienda, enfatizzando al contrario l'estrema concorrenza in cui si trova ad operare la sua società e ricordando il contributo dato da Google all'economia americana.

Ora si attende un rapporto definitivo del Panel con le accuse antitrust contro le quattro Big Tech e le raccomandazioni ai legislatori su come limitare il loro potere che con ogni probabilità verrà pubblicato tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno.


Nella giornata di oggi sono attese le trimestrali di Facebook, Amazon, Apple e Alphabet, la controllante di Google.

(Foto: Kmccoy CC BY-SA 2.0) Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero