UE, Green pass vale 9 mesi per i viaggi

UE, Green pass vale 9 mesi per i viaggi
(Teleborsa) - Adottate dalla Commissione europea norme relative al certificato digitale Covid dell'Ue, stabilendo un periodo vincolante di 9 mesi (precisamente 270 giorni) dei...

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(Teleborsa) - Adottate dalla Commissione europea norme relative al certificato digitale Covid dell'Ue, stabilendo un periodo vincolante di 9 mesi (precisamente 270 giorni) dei certificati di vaccinazione per i viaggi nell'Ue. Lo ha annunciato un portavoce della Commissione europea.


"Un periodo di accettazione chiaro e uniforme per i certificati di vaccinazione garantirà che le misure di viaggio continuino a essere coordinate, come richiesto dal Consiglio europeo a seguito dell'ultima riunione del 16 dicembre - ha aggiunto. Le nuove regole garantiranno che le restrizioni si basino su prove scientifiche disponibili".

"Il coordinamento continuo è essenziale per il funzionamento del mercato unico e darà chiarezza ai cittadini nell'esercizio del loro diritto alla libera circolazione", chiarisce la Commissione europea.

Il "certificato digitale Covid dell'Ue è una storia di successo dell'Ue - prosegue la nota -.e continua a facilitare i viaggi sicuri per i cittadini in tutta l'Unione europea durante la pandemia. Finora nell'Ue sono stati emessi 807 milioni di certificati". Il "certificato digitale Covid dell'Ue ha fissato uno standard globale: ad oggi 60 paesi e territori in cinque continenti hanno aderito al sistema.


Le nuove regole per i viaggi all'interno dell'Unione, dunque, armonizzano le diverse regole tra gli Stati membri. Questo periodo di validità tiene conto delle indicazioni del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, secondo cui le dosi di richiamo sono raccomandate al più tardi sei mesi dopo il completamento del primo ciclo di vaccinazione. Il certificato rimarrà valido per un periodo di grazia di ulteriori tre mesi oltre quei sei mesi per garantire che le campagne di vaccinazione nazionali possano adeguarsi e che i cittadini abbiano accesso alle dosi di richiamo", precisa l'esecutivo comunitario. Secondo Palazzo Berlaymont "quando si introducono regole diverse per l'utilizzo dei certificati a livello nazionale, gli Stati membri sono incoraggiati ad allinearli a queste nuove regole per fornire certezza ai viaggiatori e ridurre i disagi". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero