Ucraina, nuovo round colloqui in video collegamento

Ucraina, nuovo round colloqui in video collegamento
(Teleborsa) - Sono iniziati i nuovi colloqui tra Russia e Ucraina, questa volta in videocollegamento. Lo riferisce un negoziatore russo. ...

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(Teleborsa) - Sono iniziati i nuovi colloqui tra Russia e Ucraina, questa volta in videocollegamento. Lo riferisce un negoziatore russo.




Oggi, 37simo giorno di conflitto in Ucraina, si apre anche con la speranza che finalmente venga aperto il corridoio umanitario che consenta ai 160-170.000 civili intrappolati a Mariupol di lasciare la città, dopo giorni di tentativi andati a vuoto - l'ultimo ieri - e prima dell'imminente, temuto attacco finale russo alla città martire sul Mare d'Azov.

Il piccolo convoglio del Comitato Internazionale della Croce Rossa di soli tre veicoli ha lasciato Zaporizhzhia, viaggiando verso Mariupol con lo scopo di cercare di facilitare l'evacuazione dei civili dalla città assediata. Lo afferma l'inviato della Bbc che prima aveva denunciato l'impossibilità per i bus di partire alla volta della città assediata. La squadra ha ricevuto un po' prima le garanzie di sicurezza richieste, precisa la Bbc aggiungendo che l'obiettivo è completare l'operazione in giornata, sperando di incontrarsi con gli altri autobus per l'evacuazione più avanti lungo la strada. La Croce Rossa internazionale - però - "non è certa" che l'evacuazione a Mariupol possa avvenire oggi.

Intanto, il Cremlino è tornato sulla decisione minaccia della Russia di interrompere i rifornimenti di gas se non verranno pagati in rubli. La decisione di fornire gas solo se pagato in rubli potrà essere annullata in futuro, ma ora è l'opzione più affidabile per la Russia. Lo ha sottolineato il Cremlino, secondo quanto riporta la Tass.

Da Mosca fanno anche sapere che l'attacco ucraino all'alba ad un deposito di petrolio sul suolo russo peserà sui colloqui. "È chiaro che questo non può essere visto come qualcosa che creerà le giuste condizioni per la continuazione dei negoziati", ha detto il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov dopo che un deposito di carburante nella regione di Belgorod, al confine con l'Ucraina, è stato distrutto all'alba.
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Il Messaggero