Ucraina: ira di Mosca per i nuovi missili dagli USA

Ucraina: ira di Mosca per i nuovi missili dagli USA
(Teleborsa) - "Un fatto estremamente negativo": è questa la reazione del vice ministro degli Esteri russo, Serghiei Ryabkov, al nuovo pacchetto di sostegno militare degli Usa a...

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(Teleborsa) - "Un fatto estremamente negativo": è questa la reazione del vice ministro degli Esteri russo, Serghiei Ryabkov, al nuovo pacchetto di sostegno militare degli Usa a Kiev. Dopo aver annunciato appena lunedì che gli Stati Uniti non avrebbero inviato a Kiev missili a lungo raggio in grado di colpire Mosca e il territorio russo, oggi il capo della Casa Bianca è tornato sull'argomento in un editoriale pubblicato oggi sul New York Times nel quale annuncia che gli Usa forniranno missili ad alta tecnologia per colpire "obiettivi strategici".





Sul fronte militare, intanto, "la Russia ora controlla ora il 70% di Severodonetsk, nell'Ucraina orientale. Le truppe di Kiev si sono ritirate verso posizioni più protette e una parte continua a combattere dentro la città". Lo afferma il capo dell'amministrazione militare regionale del Lugansk Sergiy Gaidai citato dal Guardian. Severodonetsk è in questi giorni l'obiettivo principale dell'attacco russo poichè rappresenta un punto-chiave se si vuole controllare il Donbass. Gaidai ha aggiunto che "Lysychansk è completamente sotto il controllo ucraino. Tutti gli insediamenti liberi della regione di Lugansk sono costantemente sotto tiro e l'evacuazione è sospesa".


E del conflitto è tornato a parlare il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. "Putin non deve vincere e non vincerà". Lo ha ribadito parlando al Bundestag, dove ha condannato la brutalità di "questa guerra criminale" condotta dalla Russia. È essenziale che "l'Ucraina possa difendersi e abbia successo in questo". "Putin non deve poter raggiungere i suoi obiettivi e non deve poter sottomettere con le armi e con la brutalità un Paese. Questo è imperialismo e noi in Europa non lo accetteremo".

"Ma è inadeguato ed è fuori luogo, quando si dice all'Ucraina cosa debba decidere. È l'Ucraina che deve decidere", ha aggiunto Scholz. "Sento qui e là in altri Paesi, questo potrebbe riuscire, cosi potrebbe anche funzionare...", ha continuato. Ma non funziona così, ha concluso, promettendo sostegno all'Ucraina fino a quando ne abbia bisogno".


Scholz ha annunciato di volersi consultare con sindacati e associazioni datoriali del lavoro, per "concertare" una strategia contro l'inflazione: "Vogliamo un'azione concertata contro la pressione dei prezzi", ha detto parlando al dibattito generale sul bilancio. Non si tratterà di un giro di trattative sui salari, ha chiarito, ma l'obiettivo è quello che si parli con tutte le parti delle difficili sfide".

Quanto all'approvazione del fondo speciale per l'esercito tedesco "è la più grande trasformazione" nella politica di sicurezza e di difesa di questo Paese, "e sono orgoglioso che a compierla sia questo governo e sono grato del fatto che l'opposizione aiuti in questo", ha detto parlando del fondo per la Bundeswher. Il cancelliere ha sottolineato che i militari "meritano" di avere buone attrezzature e i cittadini hanno bisogno di garanzie sulla sicurezza.





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Il Messaggero