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IL VAGLIO
Il Piano Next Generation Eu deve naturalmente passare ancora il vaglio del Consiglio europeo, nel quale i Paesi frugali cercheranno di alleggerirlo sotto il profilo finanziario e di legare le procedure a impegni più precisi. Per il governo italiano però c'è già un orizzonte temporale, ed è proprio quello dell'autunno, quando dovrà essere pronto il Programma nazionale di riforma (Pnr) che era stato sospeso ad aprile. L'idea è adottarlo a fine settembre insieme alla Nota di aggiornamento al Def. In tempi normali il Pnr, passaggio da molti anni richiesto dalle procedure europee, è un po' l'appendice meno considerata del Documento di economia e finanza che il governo mette a punto nel mese di aprile: contiene un elenco di obiettivi, che in molti casi di trascinano di anno in anno e le griglie con i progressi parziali nella loro realizzazione. Stavolta dovrebbe diventare il punto di snodo delle grandi scelte economiche, idealmente con un dibattito allargato alle forze sociali e contributi tecnici qualificati. Tra cui anche quello della task force guidata da Vittorio Colao: proprio nella giornata di ieri si sarebbe svolto un primo incontro di presa di contatto tra il suo gruppo e quelli operanti a vari livelli nei ministeri. Una prima forma di coordinamento in vista delle proposte da mettere a punto.
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Il Messaggero