Trenitalia, 135mila euro alle onlus con il programma fedeltà CARTAFreccia

Trenitalia, 135mila euro alle onlus con il programma fedeltà CARTAFreccia
(Teleborsa) - Si è chiusa da qualche settimana la scelta dei premi per il programma fedeltà CartaFRECCIA di Trenitalia che, insieme a biglietti premio e altri regali, non hanno...

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(Teleborsa) - Si è chiusa da qualche settimana la scelta dei premi per il programma fedeltà CartaFRECCIA di Trenitalia che, insieme a biglietti premio e altri regali, non hanno risparmiato la destinazione dei punti accumulati con i viaggi anche ad attività di charity. I clienti hanno infatti deciso di donare i loro punti a favore di iniziative di solidarietà per un valore complessivo di circa 135mila euro che sosterranno alcune onlus impegnate in attività no profit.


Più della metà dei 135mila euro raccolti è stata destinata all'organizzazione Save the Children, che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, e Caritas Italiana impegnate a fornire beni di prima necessità al popolo ucraino, in particolare nelle zone più colpite dalla guerra. Un risultato straordinario se si considera che la raccolta per questi due organismi è iniziata solo da qualche mese.

Azioni
solidali per l'Ucraina che si aggiungono a quelle avviate dal Gruppo FS Italiane, come ad esempio la gratuità dei viaggi in treno nelle settimane successive all'inizio della guerra, la consegna di merci e cibo e, non ultimo, gli spostamenti del Coro Popolare Ucraino per le esibizioni in Italia.

La restante parte dei punti trasformati in donazioni è andata alla Protezione Civile a sostegno delle iniziative a contrasto del Covid durante il periodo più intenso della pandemia, all'European Brain Research Institute (EBRI), centro di ricerca scientifica sull'Alzheimer e sulle altre malattie del cervello fondato nel 2002 dal Premio Nobel Rita Levi-Montalcini, e ad art4sport, l'Associazione ONLUS della campionessa paralimpica Bebe Vio che fornisce ausili e protesi sportive a giovani atleti con amputazioni di arto per poter praticare attività sportiva.

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Il Messaggero