Trasporto aereo, Associazione low cost plaude piano Colao su allineamento a protocolli UE

Trasporto aereo, Associazione low cost plaude piano Colao su allineamento a protocolli UE
(Teleborsa) - Auspichiamo che l'indicazione contenuta nel rapporto definito dal Comitato presieduto da Vittorio Colao sulla necessità di allineare la definizione dei protocolli e...

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(Teleborsa) - Auspichiamo che l'indicazione contenuta nel rapporto definito dal Comitato presieduto da Vittorio Colao sulla necessità di allineare la definizione dei protocolli e del "load factor" dei trasporti (in particolare per quello aereo) ai livelli europei sia messa in atto il prima possibile dal Governo e venga giustamente considerata dal Comitato Tecnico Scientifico che supporta il Ministro della Salute, Roberto Speranza, e dalla Ministra dei Trasporti, Paola De Micheli.


Così l'Associazione Italiana Compagnie Aeree Low Fares (AICALF) – costituita da compagnie aeree che rappresentano oltre il 50% del traffico aereo italiano di corto raggio, nonché una parte significativa del traffico a lungo raggio – in relazione ad alcune delle iniziative per il rilancio "Italia 2020-2022".

Per AICALF, infatti, così come è necessario seguire le indicazioni della Commissione Europea in merito all'applicazione degli eventuali aiuti statali, altrettanto basilare è la necessità di garantire, anche in Italia, gli stessi parametri e indicazioni di sicurezza stabiliti a livello europeo per il settore del trasporto aereo, per non perdere competitività rispetto ad altri Paesi e poter contribuire realmente alla ripartenza del turismo.

A oggi, secondo le disposizioni date dal Ministero, in vigore fino al 14 giugno, tutti i vettori che operano in Italia devono garantire che a bordo, tra un passeggero e l'altro, ci sia 1 metro di distanza tra i passeggeri, di fatto imponendo un riempimento parziale dei velivoli. Una misura che non vale negli altri Paesi. Per questo, l'indicazione fornita dal Comitato di Colao è centrale per sostenere la stagione turistica 2020, compatibilmente con quanto permesso dalla tutela della situazione sanitaria, per affrontarla a pari livello di tutti gli altri Paesi europei. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero