(Teleborsa) - "Senza l'accordo di ristrutturazione di Cin, Tirrenia, come sancito dall'Attestatore, primario professionista terzo ed indipendente, recupererebbe forse fra il 10%...
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"A quanto ci scrivono i Commissari, il ministro Giorgetti, – prosegue la nota della società – avrebbe autorizzato l'accordo subordinatamente al rispetto di talune condizioni, alcune delle quali risultano ostative al rilascio dell'attestazione oltre che alla firma finale dell'accordo stesso perché evidenziano profili di palese illegalità esponendo Tirrenia in AS, Cin e l'investitore a rischio di commettere reati di bancarotta. Non possiamo credere che, dopo aver raggiunto un accordo su un rimborso pari all'80% del credito con garanzie reali sulle navi, ampiamente capienti, il Mise abbia posto condizioni di questa gravità che non renderebbero possibile l'omologa del piano di risanamento da parte del Tribunale di Milano. Siamo certi della buona fede del Mise e confidiamo in un suo immediato intervento risolutore considerato che in gioco c'è il futuro di 6mila famiglie ed anche il credito di Tirrenia in AS. L'accordo è pronto per la firma". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero