Trasporti, Anav: riportare il coefficiente di carico dei bus all'80%

Trasporti, Anav: riportare il coefficiente di carico dei bus all'80%
(Teleborsa) - "È ora di portare il coefficiente di carico degli autobus all'80% e reintegrare la figura dei controllori a bordo per il tpl". Queste le proposte avanzate da Anav,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
(Teleborsa) - "È ora di portare il coefficiente di carico degli autobus all'80% e reintegrare la figura dei controllori a bordo per il tpl". Queste le proposte avanzate da Anav, l'Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori aderente a Confindustria, per la ripartenza del settore. "L'autobus – ha proseguito Anav in una nota - è un mezzo di trasporto sicuro, lo hanno dimostrato autorevoli rapporti scientifici ed è arrivato il momento di alzare l'asticella del coefficiente di riempimento di tutti gli autobus adibiti al trasporto pubblico locale e ai trasporti commerciali, a partire da quelli dei servizi extraurbani".


L'applicazione delle prescrizioni finalizzate al contrasto della diffusione da Covid-19 sugli autobus, quali mascherine, operazioni giornaliere di igienizzazione e disinfezione, sanificazione e ricambio continuo dell'aria hanno portato questo mezzo di trasporto a essere un luogo con una probabilità di contagio molto ridotta, ha sottolineato l'Associazione che ha definito "necessario" quindi che il trasporto commerciale con autobus sia subito messo nelle condizioni di intercettare l'auspicata ripresa della mobilità interregionale e turistica generata dall'evidente successo del piano nazionale di vaccinazione anti covid e nel contempo possa svolgere una funzione di volano economico per l'intero settore turistico rispetto alla prossima stagione estiva. Per Anav è altrettanto necessario prevedere nel protocollo di settore per gli autobus di tipo extraurbano, prevalentemente con posti a sedere, l'assimilazione dei soggetti in possesso di "certificazione verde covid-19" ai soggetti conviventi o con stabile frequentazione, per i quali già oggi non è previsto l'obbligo di distanziamento.

Anche nell'ambito del DL "Riaperture" è urgente rimuovere, in vista del prossimo anno scolastico, il divieto di svolgere i viaggi di istruzione e le uscite didattiche. Solo questa attività, in periodo pre-covid, generava un fatturato di oltre 300 milioni euro mentre la perdita è di circa 2 miliardi, superiore al 75% del fatturato complessivo.


"Anche per il trasporto pubblico locale nel suo complesso, e in particolare per quello svolto nei comuni e nelle grandi città – ha ribadito Giuseppe Vinella, presidente Anav – è necessario sin d'ora riflettere su un graduale ritorno a un coefficiente di riempimento degli autobus all'80% soprattutto in vista del prossimo autunno, pena l'esplosione della congestione delle nostre città, le cui prime avvisaglie già si vedono in questi giorni. Ma altrettanto decisivo - conclude - per un settore che ha accumulato perdite di ricavi da traffico di circa 2 miliardi di euro, modificare i protocolli e tornare a prevedere la possibilità di effettuare i controlli e l'emissione dei titoli di viaggio a bordo degli autobus". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero