TIM, Gubitosi punta al dividendo. Le risparmio vanno convertite

TIM, Gubitosi punta al dividendo. Le risparmio vanno convertite
(Teleborsa) - Il nuovo Amministratore Delegato di TIM, Luigi Gubitosi, sembra avere le idee chiare sul futuro della compagnia telefonica. "In una società normale il CEO completa...

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(Teleborsa) - Il nuovo Amministratore Delegato di TIM, Luigi Gubitosi, sembra avere le idee chiare sul futuro della compagnia telefonica. "In una società normale il CEO completa il proprio mandato, insieme al board ed è capace di pagare dividendo. Quindi questo sarà il nostro obiettivo - ha dichiarato l'AD durante la conference call sui risultati 2018 e sulla presentazione del piano industriale 2019-2021 - . Non sono certo che nell'arco del piano sia possibile raggiungere il livello investment grade, non stiamo quindi pensando di pagarli attualmente ma cercheremo di accelerare il deleverage e l'obiettivo finale è ricominciare a distribuire i dividendi".


Riguardo alle azioni di risparmio, Gubitosi le ha definite "uno strumento come quello di Jurassic Park, tutti se ne sono liberarti", quindi "se abbiamo le condizioni giuste dovremo fare la stessa cosa e liberarcene. Credo ci sia sostegno nel board e credo che dovrebbero essere convertite, è solo questione di tempo, anche se è una decisione che deve essere presa dall'assemblea".

Parlando della trattativa in corso con Open Fiber sulla rete, il top manager ha detto di avere "la sensazione sulla base dei dati e dell'istinto che ci sia un valore significativo e quando c'è un valore significativo credo bisogna impegnarsi per gli azionisti e gli stakeholder". "Lavoriamo su 50 sfumature di rete, per così dire. Speriamo di arrivare a un valore molto significativo perché potremo creare qualcosa di molto forte se fosse possibile creare un business unitario". Gubitosi ha però chiarito: "non sto escludendo nulla né sto indicando nulla, dobbiamo raccogliere tutti i dati". Inoltre le operazioni allo studio con Open Fiber e Vodafone "non sono assolutamente prese in considerazione nel piano".


Vodafone Italia e il Gruppo Telecom Italia intendono avviare una partnership nel 5G e nelle torri. "L'idea è di non competere sulle torri ma sul prezzo, sulla velocità e qualità del servizio - ha spiegato Gubitosi aggiungendo che in Inwit "Vodafone avrà una partecipazione e diritti come i nostri. Contiamo di chiudere entro fine 2019 e saremo operativi dal primo gennaio 2020". L'accordo con Vodafone permetterà un risparmio sugli investimenti per il 5G tra il 20 e il 30%, perché gli "investimenti che prima erano individuali ora saranno fatti insieme. E' un accordo significativo sotto tutti i punti di vista".



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Il Messaggero