Tim, de Puyfontaine apre su ipotesi scorporo rete: nessun pregiudizio

Tim, de Puyfontaine apre su ipotesi scorporo rete: nessun pregiudizio
«Non ho pregiudizi su nulla». Così l'amministratore delegato di Vivendi e presidente di Tim, Arnaud De Puyfontaine, ha risposto ai cronisti che a margine...

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«Non ho pregiudizi su nulla». Così l'amministratore delegato di Vivendi e presidente di Tim, Arnaud De Puyfontaine, ha risposto ai cronisti che a margine dell'Ey Digital Summit di Capri gli chiedevano se avesse pregiudizi sullo scorporo della rete della compagnia telefonica. De Puyfontaine ha quindi parlato dei progetti di Vivendi, azionista di maggioranza di Tim con il 23,9%. «Sono molto pragmatico, non ho idee preconcette su Tim e su come faremo il successo della compagnia», ha spiegato riferendusi sull'eventuale scorporo della rete.


«Vivendi - ha aggiunto de Puyfontaine - è un investitore strategico di lungo periodo. Vedo situazioni che sono completamente disconnesse con la realtà mentre noi vogliamo che il nostro messaggio sia chiaro e diffuso. Sono a totale disposizione di ogni membro dell'ente regolatore, del Governo nella mia funzione di presidente di Tim per esprimere quello che vogliamo fare con il gruppo che è completamente allineato con quelle che io capisco essere la visione in termini di infrastruttura». «Voglio essere visto - ha aggiunto - come l'ambasciatore dell'amicizia tra Italia e Francia».

L'obiettivo di Vivendi per Tim «è trovare la migliore decisione per l'azienda e per tutti gli stakeholder», ha sostenuto il presidente del gruppo francese che non è entrato nel merito della controllata Sparkle «faremo quello che deve essere fatto per fare in modo che tutti siano contenti», ha spiegato de Puyfontaine a chi gli chiedeva del destino della società dei cavi internazionali di Tim, considerata strategica dal governo, su cui ci sono stati più volte voci di un possibile esercizio dei poteri speciali da parte dell'esecutivo. 

«Gli ultimi mesi sono stati accidentati, come minimo. Mi sto chiaramente riferendo alle intense speculazioni che hanno avvolto il ruolo di Vivendi in Tim. Ma voglio essere cristallino: queste speculazioni sono completamente lontane dalla realtà. Inoltre Vivendi ha agito nello stretto rispetto della regolazione e delle leggi. Infine, devo dire che Tim è impegnata ad avere una collaborazione costruttiva con le istituzioni e i regolatori», ha insistito de Puyfontaine.

«Tim - ha sottolineato ancora il manager francese - è una fantastica azienda e vogliamo renderla di nuovo di successo. Vivendi ama l'Italia e vuole investire». «Tim - ha proseguito - è una compagnia con una rete forte e una competenza tecnologica, che deve migliorare l'esperienza per il cliente e ha il potenziale per capitalizzare le opportunità offerte dalla rivoluzione della convergenza».

«Noi, a Tim - ha continuato il presidente del gruppo telefonico - possiamo contare su Vivendi per prosperare nell'era digitale. In un ambiente dove le maggiori compagnie di tlc e media europee sono colpite dai cambiamenti delle abitudini dei consumatori e dall'avvento degli over the top, unire le forze è per Tim e Vivendi la strategia vincente per cogliere le opportunità offerte dalla convergenza». Insomma, ha concluso, «le opportunità create dalla convergenza sono un fattore fondamentale alla base del nostro approccio strategico in Italia, per costruire un gruppo di media potente focalizzato sull'Europa del Sud».


Tim a Piazza Affari viaggia in cima all'indice dei titoli principali Ftse Mib con un guadagno del 2,2% a 0,78 euro. 

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Il Messaggero