Tim, al via gli armadi intelligenti sulla rete a misura di Smart city

Il marchio Tim
Tim guarda dritto a rivoluzione 5G  e  Smart city e lo fa anche digitalizza la  rete fissa con gli armadietti intelligenti. Il progetto è già partito...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Tim guarda dritto a rivoluzione 5G  e  Smart city e lo fa anche digitalizza la  rete fissa con gli armadietti intelligenti. Il progetto è già partito affidando  ad Olivetti, polo digitale del gruppo, il programma di rinnovamento tecnologico dei circa 150.000 armadi stradali che supportano la distribuzione della connettività su rete fissa comprendendo tutte le architetture in fibra e rame. Il piano “Smart Lock”, permette di rafforzare ulteriormente la sicurezza e l’efficienza delle infrastrutture grazie alla digitalizzazione dei sistemi di accesso agli armadi, aggiornandone le caratteristiche tecnico-funzionali, spiega la società. La soluzione adottata prevede infatti l’utilizzo di serrature elettroniche gestite tramite una piattaforma da remoto e l’introduzione di procedure informatiche, tramite app, per l’autorizzazione all’accesso da parte del personale incaricato degli interventi di manutenzione sull’infrastruttura. Sarà così possibile ampliare le funzionalità degli armadi dotandoli di un’ampia varietà di dispositivi in grado di interagire con la piattaforma di gestione da remoto. La soluzione prevede infatti l’installazione in ciascun armadio di una unità di controllo locale collegata a sensori Internet of Things, configurabili secondo le specifiche esigenze e utilizzabili per raccogliere e aggregare dati utili alle amministrazioni comunali per realizzare servizi in ambito Smart City. Possono essere installati, per esempio, videocamere, rilevatori di parametri ambientali (smog, acustica, elettromagnetismo), hot spot wi-fi , sensori di mobilità, pannelli per l’information point e advertsing. L’unità di controllo locale, progettata appositamente per funzionare anche in condizioni ambientali difficili e in un contesto non protetto come quello dei siti su strada, raccoglie i dati rilevati dai sensori e li trasmette alla piattaforma centrale di gestione, consentendone l’archiviazione e l’aggregazione per tipologia e rendendoli fruibili tramite report e dashboard.

La flessibilità di impiego è molto elevata e gli ambiti di possibili applicazioni svariati. «Il progetto rappresenta un ulteriore step nell’evoluzione tecnologica della rete Tim e, oltre all’ulteriore efficientamento dei processi di gestione operativa delle attività, abilita lo sviluppo di applicazioni IoT e la diffusione di soluzioni per le Smart City a beneficio delle amministrazioni locali, delle imprese e dei cittadini. Gli armadi stradali di Tim costituiscono infatti una infrastruttura unica in Italia, estremamente capillare per numerosità e rappresentativa della distribuzione della popolazione e delle unità abitative su tutto territorio nazionale», dichiara Carlo Filangieri, Deputy coo di Tim. «Le competenze specialistiche in ambito Internet of Things di Olivetti unite alle tecnologie emergenti quali edge computing, analytics e machine learning permettono di trasforare ogni cabinet in un “hub IoT”. Grazie all’utilizzo di sensori si potranno sviluppare nuovi modelli di business e diversi scenari di interesse: dalla rilevazione della qualità dell’aria al conteggio dei flussi di persone, dalla videosorveglianza allo scambio di informazioni con i veicoli a guida assistita. Siamo particolarmente orgogliosi di questo importante progetto, che rappresenta la soluzione IoT complessa numericamente più significativa e su vasta scala ad oggi realizzata end-to-end», afferma Ettore Spigno, amministratore delegato di Olivetti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero