(Teleborsa) - A quattro anni dal terremoto del 30 ottobre 2016, il più forte mai registrato in Italia dopo quello del 1980 in Irpinia, ENEA presenta un brevetto per realizzare...
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"Il sistema brevettato da ENEA e Tekva consente a tecnici e amministratori locali di prendere in considerazione la possibilità di ricostruire "come era" e, laddove possibile, "dove era" e per questo può essere una soluzione efficace per la ricostruzione di centri storici al fine di conservarne la memoria storica come, ad esempio, nei casi dei comuni di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto" - spiega Paolo Clemente, dirigente di ricerca dell'ENEA -. "Sul basamento, di superficie anche molto grande, si possono riprodurre gli edifici preesistenti di qualsiasi tipologia e materiali e anche aggregati edilizi complessi di forma irregolare".
"La realizzazione del basamento è semplice e veloce. In generale, con l'isolamento sismico si spende di più in fondazione ma si recupera in elevazione perché le strutture sovrastanti saranno progettate e costruite per sopportare azioni sismiche molto ridotte e, pertanto, con risparmi significativi dovuti sia alla minore quantità di materiale che alla maggiore semplicità dei dettagli costruttivi. L'isolamento sismico è addirittura competitivo rispetto alle tecniche tradizionali, almeno in zone a media e alta sismicità", conclude Clemente. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero