Terremoto: tecnologia ENEA per edifici a "danno zero" e centri storici in sicurezza

Terremoto: tecnologia ENEA per edifici a "danno zero" e centri storici in sicurezza
(Teleborsa) - A quattro anni dal terremoto del 30 ottobre 2016, il più forte mai registrato in Italia dopo quello del 1980 in Irpinia, ENEA presenta un brevetto per realizzare...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
(Teleborsa) - A quattro anni dal terremoto del 30 ottobre 2016, il più forte mai registrato in Italia dopo quello del 1980 in Irpinia, ENEA presenta un brevetto per realizzare edifici ex novo "a danno zero" e ricostruire in sicurezza i centri storici. Il sistema innovativo, sviluppato in collaborazione con l'azienda Tekva, consiste in una piattaforma in cemento armato, alleggerita mediante tubi in vetroresina, che consente di abbattere fino all'80% gli effetti delle scosse sismiche sugli edifici e di ricostruire, con tempi ridotti e a costi competitivi, rispettando l'assetto urbanistico e architettonico dei centri urbani preesistenti.


"Il sistema brevettato da ENEA e Tekva consente a tecnici e amministratori locali di prendere in considerazione la possibilità di ricostruire "come era" e, laddove possibile, "dove era" e per questo può essere una soluzione efficace per la ricostruzione di centri storici al fine di conservarne la memoria storica come, ad esempio, nei casi dei comuni di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto" - spiega Paolo Clemente, dirigente di ricerca dell'ENEA -. "Sul basamento, di superficie anche molto grande, si possono riprodurre gli edifici preesistenti di qualsiasi tipologia e materiali e anche aggregati edilizi complessi di forma irregolare".

"La realizzazione del basamento è semplice e veloce. In generale, con l'isolamento sismico si spende di più in fondazione ma si recupera in elevazione perché le strutture sovrastanti saranno progettate e costruite per sopportare azioni sismiche molto ridotte e, pertanto, con risparmi significativi dovuti sia alla minore quantità di materiale che alla maggiore semplicità dei dettagli costruttivi. L'isolamento sismico è addirittura competitivo rispetto alle tecniche tradizionali, almeno in zone a media e alta sismicità", conclude Clemente. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero