Terna, piano industriale da 16,5 miliardi. L'Italia hub energetico sostenibile

Il gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia punta a portare sempre di più il Paese verso la decarbonizzazione

Terna, piano industriale da 16,5 miliardi. L'Italia hub energetico sostenibile
La transizione energetica in primo piano, per portare l’Italia sempre più verso la decarbonizzazione, con progetti che puntano allo sviluppo delle fonti rinnovabili e...

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La transizione energetica in primo piano, per portare l’Italia sempre più verso la decarbonizzazione, con progetti che puntano allo sviluppo delle fonti rinnovabili e a rendere il Paese un hub energetico di rilievo a livello europeo e in tutta l’area mediterranea. Un progetto ambizioso con cui Terna, guidata dall’ad e dg Giuseppina Di Foggia, guarda al futuro. Un chiaro esempio del lavoro portato avanti dal Gruppo sul percorso della sostenibilità sono i cavi marini utilizzati per il trasporto efficiente e invisibile dell’energia: rappresentano infatti la soluzione proposta da Terna che consente di ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente. I cavi sottomarini vengono utilizzati nei tre principali progetti portati avanti dal Gruppo, a cominciare dal Tyrrhenian Link: un progetto avviato con la migliore e più avanzata tecnologia sottomarina ed è infatti, a oggi, uno dei principali interventi infrastrutturali del Paese, fondamentale per lo sviluppo e la sicurezza del sistema elettrico nazionale.

Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato e direttore generale di Terna

Si tratta dell’elettrodotto che unirà la Campania, la Sicilia e la Sardegna, contribuendo al migliore utilizzo delle rinnovabili e al processo di decarbonizzazione. Il progetto prevede la realizzazione di un doppio cavo di circa 970 km di lunghezza complessivi e 1.000 MW di potenza in corrente continua sotto il mare. Si tratta di un’opera di altissima tecnologia e rappresenta un intervento assolutamente strategico per il sistema elettrico italiano nell’ambito degli obiettivi di transizione energetica fissati dal Piano nazionale integrato per l’energia e il clima. Ci sono poi l’Adriatic Link, vale a dire il collegamento fra Marche e Abruzzo che rafforzerà lo scambio di energia nell’asse centrale della Penisola, e infine Elmed, il cavo marino che collegherà l’Italia con la Tunisia, per creare un corridoio energetico tra il Nord Africa e l’Europa. Gli interventi di Terna sono finalizzati allo sviluppo delle fonti rinnovabili tramite dorsali di trasporto dell’energia che partono dai punti di produzione, localizzati soprattutto nelle regioni del Sud Italia, e si dirigono verso i centri di maggior consumo nelle regioni del Nord. Un progetto che sarà possibile grazie alla risoluzione delle congestioni di rete e a un ulteriore sviluppo delle interconnessioni con l’estero: oggi sono 30 quelle attive. In questo modo si andrà a rafforzare il ruolo dell’Italia come hub energetico europeo e dell’area mediterranea.

Un obiettivo strategico, fortemente presente nel Piano industriale 2024-2028 del Gruppo Terna: una programmazione da 16,5 miliardi di euro di investimenti complessivi. Il piano industriale è stato presentato il 19 marzo e punta a consolidare il ruolo strategico dell’azienda come abilitatore del sistema elettrico italiano. Ma non solo. L’obiettivo è anche quello, più in generale, di rafforzare l’impegno a favore della transizione energetica. Si tratta quindi di progetti che puntano a un futuro del Paese sempre più sostenibile e decarbonizzato. A guidare lo sviluppo del Piano industriale 2024-2028 di Terna sarà anche la cosiddetta sostenibilità degli investimenti: gli interventi di Terna, infatti, sono considerati sostenibili al 99% secondo i criteri di ammissibilità introdotti dalla Tassonomia Europea.

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Il Messaggero