(Teleborsa) - "La longevità attiva non si è spenta nel 2021, ma le criticità emerse già lo scorso anno sull'impatto sociale della pandemia restano purtroppo ancora vive. Ora...
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Sulla base dei dati emersi dal rapporto Tendercapital-Censis qual è stato l'impatto della pandemia sulla Silver Economy?
"Pensavamo che l'impatto fosse molto superiore. Senza dubbio è stato alto per quanto riguarda la letalità ma ha inciso molto meno dal punto di vista economico perché, usufruendo di redditi stabili e certi, la cosiddetta 'silver generation' ha potuto continuare ad avere una vita tranquilla e, al primo allentamento dell'emergenza sanitaria, ritornare a programmare e a spendere riappropriandosi della vita ante pandemia".
Proprio in virtù di questi redditi stabili derivanti dalle pensioni, durante l'emergenza sanitaria gli anziani sono diventati una sorta di bancomat per figli e nipoti che si sono magari trovati ad affrontare un periodo di crisi.
"Da questo punto di vista, per coloro che hanno potuto usufruire del sostegno dei nonni come 'bancomat', la silver generation ha avuto un effetto welfare aiutando coloro che non avevano grandi disponibilità o non avevano un reddito certo a integrare le proprie entrate con i trasferimenti che arrivavano dai nonni".
Il rapporto evidenzia, tuttavia, una frattura intergenerazionale. Di cosa di tratta?
"Si tratta di un sentimento di fastidio da parte delle nuove generazioni verso tutte quelle risorse che lo Stato destina agli anziani e che invece, soprattutto i più giovani, pensano dovrebbero essere gestite diversamente in quanto la fascia silver gode già di benefici e di tutele che vengono dal passato".
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Il Messaggero