Tavares, chi è il manager che guiderà il nuovo colosso Fca-Peugeot

Tavares, chi è il manager che guiderà il nuovo colosso Fca-Peugeot
Carlos Tavares, 61 anni, portoghese di nascita ma in Francia dall'età di 17 anni, sposato, tre figli, è l'uomo che guiderà il colosso dell'auto...

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Carlos Tavares, 61 anni, portoghese di nascita ma in Francia dall'età di 17 anni, sposato, tre figli, è l'uomo che guiderà il colosso dell'auto che nascerà dalla fusione fra Fiat Chrysler Automobiles e Peugeout-Citroen annunciata oggi. Al suo fianco ci sarà John Elkann, l'erede della famiglia Agnelli che resterà presidente del nuovo gruppo.


Considerato uno dei grandi manager dell'auto (il suo stipendio quest'anno è di 7,6 milioni di euro), duro con fama di tagliatore di costi, è riuscito a raddrizzare in poco tempo i conti di Opel, il marchio tedesco comprato dalla Peugeot nel 2017 dall'americana Ford. Una operazione che ha proiettato il gruppo francese al secondo posto della classifica dei produttori europei dopo Volkswagen.
 
Tavares - appassionato di corse d'auto e pilota - ha iniziato la sua carriera in Renault nel 1981 e ha lavorato a due progetti simbolo del gruppo, la Clio e la Mégane. Nel 2009 è diventato il numero uno di Nissan, alleata del gruppo francese, per i mercati del Nord e Sud America. Due anni dopo è stato nominato direttore operativo di Renault e braccio destro di Carlos Ghosn, all'epoca boss incontrastato del gruppo. Poi, tradito forse dalla sua grande voglia di comandare, nell'estate del 2013 si è fatto scappare che avrebbe volentieri fatto lui il numero uno del gruppo e Ghosn lo ha costretto a dimettersi.

Lo smacco diventa però presto una nuova opportunità. Subito dopo la Peugeot, in forte crisi e sull'orlo del fallimento, gli affida infatti il compito di rilanciare l'azienda. Così nell'aprile del 2014 diventa amministratore delegato del gruppo Psa, la holding a cui oggi fanno capo anche oltre a Citroen, Opel e Vauxhall, al posto di Philippe Varin e dopo anni di perdite, con lo slogan "Back to the race", riporta l'azienda a fare profitti. Inizialmente scettico sulle prospettive dell'auto elettrica (nel 2015 aveva anche definito il motre diesel "perfettamente pulito"), è stato poi rapido a cambiare idea e a ad adeguarsi al nuovo scenario proiettato verso i motori green delle lanciando quest'anno anche un nuovo modello ibrido.


«Questa convergenza crea un significativo valore per tutti gli stakeholder e apre a un futuro brillante per la società risultante dalla fusione. Sono soddisfatto del lavoro fatto finora con Mike (Manley, l'amministratore delegato di Fca, ndr) e sarò molto felice di continuare a lavorare con lui per costruire insieme un grande gruppo», ha detto oggi Tavares annunciando l'accordo con Fca.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero