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L’effetto inflazione arriva anche nelle bollette telefoniche Una curva inevitabile, a sentire le compagnie, considerato l’aumento generalizzato dei prezzi. Le prime a partire sono state Tim e Windtre, ma seguirà anche Fastweb. Partiamo da Tim. Secondo un’analisi di Unione Consumatori, la società ha già ritoccato le tariffe a partire dal 1° settembre del 2022 con un aumento coinvolge quasi la totalità dei contratti. I nuovi aumenti Tim hanno un importo diverso in funzione del servizio precedentemente scelto.
USA, a ottobre spese personali +0,8% redditi +0,7%
GLI ESEMPI
Ecco alcuni esempi: - la spedizione della fattura cartacea costa 3,90 euro e non più 3 euro - le offerte Tutto Voce e Voce Senza Limiti costano € 2 in più al mese - sono state eliminate le offerte con Giga illimitati su alcune app selezionate - sono stati aggiornati i dispositivi che non possono più accedere a TimVision tramite app - la maggior parte dei canoni previsti per il mobile costano 2 euro in più al mese, ma a fronte di un aumento dei Giga. Inoltre, molti nomi commerciali delle tariffe sono stati modificati per semplificare il portafoglio dei piani disponibili in nome dell’agognata “trasparenza”.
COSA FARE
Gli aumenti Tim rientrano nelle cosiddette modifiche unilaterali del contratto. E secondo la normativa vigente, la modifica unilaterale del contratto Tim è legittima. A patto che la comunicazione arrivi almeno 30 giorni d’anticipo come prevede l’articolo 70 del Codice delle comunicazioni elettroniche. In mancanza di tale preavviso, l’utente non è obbligato a corrispondere la differenza dell’aumento bollette Tim. In ogni caso, invece, il cliente può decidere di recedere dal contratto per giusta causa senza dover pagare nulla.
I NUOVI AUMENTI
Proprio in questi giorni intanto sono scattati gli aumenti sulle nuove attivazioni di alcune offerte di rete fissa e di rete mobile, Tim attuerà la misura, già anticipate nelle settimane scorse, con cui potrà aumentare il costo mensile in base all’inflazione, comunque a partire dal 2024.
RITOCCHI ANCHE PER WINDTRE
Nel frattempo, WINDTRE ha già attuato una misura di indicizzazione dei prezzi all’inflazione per tutte le nuove attivazioni di offerte di rete fissa e di rete mobile dal 21 Novembre 2022, aggiornando le condizioni contrattuali e cambiandole con una rimodulazione anche ad alcuni già clienti di rete mobile. Mentre in questi giorni stanno aumentando alcune offerte di rete fissa di 2 euro o 5,99€ al mese, in base al piano posseduto. La rimodulazione interessa sia gli utenti Privati che con Partita IVA, anche se sul comunicato non vengono segnalati i nomi delle tariffe (gli utenti che hanno subito l’aumento sono già stati informati nelle scorse settimane). Il diritto di recesso è valido fino al 31 dicembre 2022, inviando una comunicazione scritta che ha come causale “Modifica delle condizioni contrattuali” e allegando una fotocopia del documento di identità in corso di validità. Anche in questo c’è il diritto di recesso utilizzando uno di questi metodi:
-PEC all’indirizzo servizioclienti159@pec.windtre.it;
-raccomandata A/R all’indirizzo Wind Tre S.p.A. – CD MILANO RECAPITO BAGGIO – Casella Postale 159 – 20152 MILANO (MI);
-usando l’assistente digitale WILL del sito ufficiale WINDTRE.it, dopo aver effettuato il login sulla propria Area Clienti;
-chiamando il servizio clienti telefonico WINDTRE al numero 159; -recandosi presso un negozio WINDTRE fisico. Da ricordare, inoltre, che da questo mese WINDTRE aumenta di 1 euro il costo dell’invio della fattura in formato cartaceo, che salirà così a 3 euro al mese.
Per evitare l’addebito è sufficiente attivare la fattura in formato elettronico (e-Conto by Mail) direttamente dall’area cllienti del sito Windtre.it o dall’app ufficiale Windtre.
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