Vola il mercato del take away, vale più di 5 milardi di euro

Vola il mercato del take away, vale più di 5 milardi di euro
Vale 5,5 miliardi di euro il mercato italiano dei piatti pronti e del take away. Ed è un giro di affari che continua a crescere. Tra le regioni la prima è...

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Vale 5,5 miliardi di euro il mercato italiano dei piatti pronti e del take away. Ed è un giro di affari che continua a crescere. Tra le regioni la prima è l'Emilia Romagna con 1,5 miliardi, seconda la Lombardia e terzo il Lazio con 840 milioni. Tra i territori, prima in Italia è Roma con 784 milioni, seguita da Ravenna con 578 milioni, Milano con 332 milioni, Monza con 300 milioni, Parma con 291 milioni, Modena con 239 milioni, Napoli con 195 milioni, Brescia con 182 milioni, Rimini con 147 milioni, Bergamo con 134 milioni, Mantova con 125 milioni, Pavia con 118 milioni.


Le imprese «take away» e cibi pronti sono 37.966 imprese, in crescita dell'1% rispetto all'anno precedente con circa 122 mila addetti rispetto ai 109 mila del 2018. Solo in Lombardia dove sono attive 5.800 imprese. Roma (3 mila imprese, +1%), Napoli (1.977, +0,4%) e Milano (1.922, +2%) sono i territori che concentrano il maggior numero di attività seguite da Torino (1.534), Bologna (839), Catania (836), Bari (809), Brescia (804). 

«La ristorazione senza somministrazione - dice Annarita Granata, consigliere della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi - è un settore in cui convivono forme tradizionali di preparazione dei cibi da asporto come le rosticcerie e altre emergenti, innovative nel prodotto e nel servizio. L'importante in ogni caso è mantenere alta la
qualità dell'offerta valorizzando anche il territorio e i suoi prodotti, in un settore come quello del food che rappresenta una delle eccellenze del made in Italy nel mondo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero