Vale 5,5 miliardi di euro il mercato italiano dei piatti pronti e del take away. Ed è un giro di affari che continua a crescere. Tra le regioni la prima è...
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Le imprese «take away» e cibi pronti sono 37.966 imprese, in crescita dell'1% rispetto all'anno precedente con circa 122 mila addetti rispetto ai 109 mila del 2018. Solo in Lombardia dove sono attive 5.800 imprese. Roma (3 mila imprese, +1%), Napoli (1.977, +0,4%) e Milano (1.922, +2%) sono i territori che concentrano il maggior numero di attività seguite da Torino (1.534), Bologna (839), Catania (836), Bari (809), Brescia (804).
«La ristorazione senza somministrazione - dice Annarita Granata, consigliere della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi - è un settore in cui convivono forme tradizionali di preparazione dei cibi da asporto come le rosticcerie e altre emergenti, innovative nel prodotto e nel servizio. L'importante in ogni caso è mantenere alta la
qualità dell'offerta valorizzando anche il territorio e i suoi prodotti, in un settore come quello del food che rappresenta una delle eccellenze del made in Italy nel mondo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero