Tabacco, crescono i fumatori: le entrate del fisco su a 14,5 miliardi. Dal contrabbando danni all'erario per 272 milioni l'anno

Tabacco, crescono i fumatori: le entrate del fisco su a 14,5 miliardi. Dal contrabbando danni all'erario per 272 milioni l'anno
Crescono le entrate del fisco in arrivo dai prodotti derivati dal tabacco: nel 2022 hanno superato i 14,5 miliardi di euro anche se dal contrabbando arrivano ancora...

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Crescono le entrate del fisco in arrivo dai prodotti derivati dal tabacco: nel 2022 hanno superato i 14,5 miliardi di euro anche se dal contrabbando arrivano ancora danni all'erario per 272 milioni all'anno (pari a circa il 2% del mercato legale). Sono alcuni dei dati contenuti nel quinto Rapporto annuale sulla distribuzione di prodotti da fumo e da inalazione realizzato da Logista Italia, in collaborazione con The European House Ambrosetti, e presentato oggi a Roma, che fotografa il quadro del settore della logistica e della distribuzione, analizzando i cambiamenti del mercato.

Secondo lo studio, in Italia il consumo di sigarette è sceso del 12% dal 2019 al 2022 ma crescono invece l'utilizzo di tabacco senza combustione e sigarette elettroniche. Complessivamente i dati presentati dall'Istituto superiore di sanità mostrano nel 2022, per la prima volta dal 2019, un «aumento generalizzato della prevalenza dei fumatori al 24,1% (come nel 2006) dopo alcuni anni in cui il valore medio era rimasto stabile intorno al 22%». Un livello comunque più basso della media europea che viene stimata al 26%.

«Una possibile spiegazione dell'aumento del dato di prevalenza complessivo - si legge nel rapporto - può essere rappresentata dalla pandemia da Covid-19, che ha imposto a tutti i cittadini un drastico cambio delle abitudini: molte meno occasioni di socialità, molto più tempo trascorso in casa, ricorso allo smart working».

Anche la logistica del settore sta facendo i conti con la transizione ecologia e Logista - principale distributore di prodotti tabacco per oltre 55,000 punti vendita in Italia - ha annunciato di aver programmato entro 5 anni soluzioni sostenibili nel trasporto, usando per il 20-25% mezzi elettrici e per il 75-80% veicoli a biofuel. In tutta Europa, Logista punta poi a ridurre le emissioni della sua attività del 30% entro il 2030 per arrivare a un meno 54% entro il 2050.

«Il settore della distribuzione ha affrontato in questi ultimi anni un processo di profonda trasformazione e riorganizzazione delle proprie attività, puntando sulla modernizzazione e sul miglioramento dei livelli di servizio per tutti, sia a monte che a valle della catena del valore», ha dichiarato Pilar Colàs Castellote, amministratore delegato di Logista Italia.

«Gli impatti del contrabbando e dell'illecito sia dal punto di vista economico ed erariale sia in termini sociali sono evidenti», ha detto Federico Rella, vice presidente e corporate affairs director di Logista Italia, «le tabaccherie restano il migliore presidio per la sicurezza e la legalità rispetto agli altri canali di vendita, soprattutto le vendite a distanza».

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Il Messaggero