Sviluppo energie rinnovabili: accordo Federdistribuzione, Italia Solare e Legambiente

Sviluppo energie rinnovabili: accordo Federdistribuzione, Italia Solare e Legambiente
(Teleborsa) - Serve un cambio di passo sulle fonti rinnovabili, anche attraverso una sinergia tra fotovoltaico e mobilità elettrica: sulla base di questa premessa...

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(Teleborsa) - Serve un cambio di passo sulle fonti rinnovabili, anche attraverso una sinergia tra fotovoltaico e mobilità elettrica: sulla base di questa premessa Federdistribuzione, Italia Solare e Legambiente hanno deciso di siglare un accordo che prevede diverse azioni per raggiungere gli obiettivi di sviluppo della produzione elettrica da fonti rinnovabili.




Per i prossimi 10 anni, infatti, è necessario incrementare di 6-8 volte l'attuale trend di installazioni fotovoltaiche e per questo è indispensabile stimolare in modo deciso tutti gli ambiti di applicazione: domestico, industriale/commerciale e utility scale. Allo stesso modo deve avvenire una trasformazione delle città e della mobilità che rappresentano un'altra grande sfida nazionale per la riduzione delle emissioni.

Sei le azioni prioritarie individuate dalle tre organizzazioni per raggiungere gli obiettivi di sviluppo delle rinnovabili: stimolare la massimizzazione dell'uso delle coperture commerciali per la realizzazione di impianti fotovoltaici; sfruttare quanto più possibile i parcheggi commerciali per farli divenire parcheggi fotovoltaici; promuovere lo sviluppo delle comunità energetiche, anche per soggetti promotori e partecipanti diversi dalle PMI, intervenendo sulla normativa a livello europeo e nazionale; promuovere lo sviluppo delle configurazioni di autoconsumo collettivo, visto che le utenze della Distribuzione Moderna sono inserite spesso in edifici multi-utente o in complessi condominiali; incentivare l'uso dei sistemi di accumulo per le finalità di cui sopra e per l'ottimizzazione dell'approvvigionamento in autoconsumo dell'energia elettrica; promuovere l'installazione di colonnine di ricarica nelle strutture della distribuzione moderna, in cui 60 milioni di cittadini fanno la spesa ogni settimana.


"Siamo davanti a una grande opportunità di vera trasformazione, una prospettiva che in un Paese come l'Italia, importatore di gas, carbone e petrolio, può aprire uno scenario straordinario di investimenti, rilancio industriale e lavoro - sottolineano le associazioni a seguito dell'accordo – ma serve attivare misure specifiche per permettere la realizzazione degli impianti". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero