(Teleborsa) - Dopo aver rallentato per trentacinque giorni il funzionamento di molte agenzie del governo, venerdì scorso, Donald Trump ha posto fine allo shutdown più lungo...
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Il presidente degli Stati Uniti ha, infatti, minacciato un altro shutdown nel caso in cui, entro il prossimo 15 febbraio, democratici e repubblicani non arrivino a accordo sulla sicurezza al confine con il Messico o nell'eventualità che l'intesa raggiunta non sia di suo gradimento.
"Se dovesse verificarsi un altro shutdown, l'impatto sull'economia Usa potrebbe essere più grave rispetto a quello provocato dallo shutdown che si è recentemente concluso". A lanciare l'avvertimento è Moody's che, in una nota, mette n guardia sui rischi di un nuovo blocco delle attività amministrative.
Un altro shutdown in meno di tre settimane - ha precisato l'agenzia di rating - potrebbe "complicare le negoziazioni sul tetto sul debito", alimentando i timori sul rischio che il Tesoro Usa ritardi i pagamenti degli interessi dovuti sui debiti.
Secondo quanto riferisce l'ultimo rapporto del Congressional Budget Office (Cbo), l'agenzia federale che fornisce dati economici al Congresso, lo shutdown federale di oltre un mese è già costato all'economia statunitense 11 miliardi di dollari, di cui tre miliardi non verranno recuperati e sono persi per sempre. Nel complesso, il Cbo stima che, a causa dello shutdown, quest'anno la crescita economica rallenterà al 2,3%, contro il 3,1% dello scorso anno, e fino al 2023, la crescita attesa sarà in media dell'1,7%.
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Il Messaggero