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Meno dirigenti. E con i soldi risparmiati per ogni posto ridotto, l’assunzione di due super-esperti da inserire nell’area delle elevate professionalità, la “quarta” area del pubblico impiego creata con l’ultimo contratto. La proposta l’ha lanciata il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo. «Per finanziare queste posizioni», secondo il presidente dell’Aran, «una soluzione efficace potrebbe essere la riduzione dei posti vacanti tra i dirigenti di seconda fascia. Ciò», ha aggiunto in un post pubblicato sul suo blog, «indirizzerebbe le risorse verso l’area di elevata professionalità, contrastando la tendenza alla proliferazione di ruoli interim (che dimostrano la loro inutilità organizzativa quando sono ricoperti per lunghi periodi dallo stesso dirigente)».
La questione è arrivata anche sul tavolo del ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, che è in attesa che la Ragioneria “validi” la direttiva madre, il primo atto per la convocazione dei sindacati per il rinnovo dei contratti.
IL PASSAGGIO
Il principale problema della Quarta area infatti rimane quello delle risorse, Le amministrazioni devono finanziare queste assunzioni con fondi propri e nei limiti delle proprie capacità assunzionali. Significa, che per assumere un super-esperto, dovrebbero rinunciare a rimpiazzare due funzionari. L’idea invece di “cancellare” posizioni dirigenziali di seconda fascia, dove le retribuzioni viaggiano anche intorno ai 130 mila euro, permetterebbe di assumere due esperti senza intaccare i posti da funzionario. «L’istituzione di un’area dedicata ai funzionari di elevata professionalità», secondo Naddeo, «potrebbe trasformarsi in un vero e proprio vivaio per l’emergere di dirigenti dotati di spiccate capacità manageriali e gestionali». Ragione per cui, sempre secondo il presidente dell’Aran, la selezione di queste figure potrebbe essere affidata ad un corso-concorso della Sna, la Scuola nazionale dell’amministrazione.
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