Sputnik V e l'asse che non ti aspetti: così il covid "avvicina" Russia e Germania

Sputnik V e l'asse che non ti aspetti: così il covid "avvicina" Russia e Germania
(Teleborsa) - Il Russian Direct Investment Fund (RDIF, il fondo sovrano russo) ha annunciato che il vaccino Sputnik V è stato approvato dall'Istituto Nazionale di Farmacia e...

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(Teleborsa) - Il Russian Direct Investment Fund (RDIF, il fondo sovrano russo) ha annunciato che il vaccino Sputnik V è stato approvato dall'Istituto Nazionale di Farmacia e Nutrizione dell'Ungheria (OGYÉI). Dunque, l'Ungheria è diventata il primo paese dell'Unione Europea ad autorizzare l'uso dello Sputnik V. Il vaccino è stato approvato sotto la procedura di autorizzazione per l'uso di emergenza. L'approvazione si basa sui risultati dei test clinici dello Sputnik V in Russia e su una valutazione completa del vaccino da parte degli esperti in Ungheria, fa sapere il RDIF.


La lotta al Covid e la carenza di vaccini, intanto, avvicina anche Paesi distanti dal punto di vista diplomatico. Come Russia e Germania. Anche Angela Merkel ha risposto a una domanda sul vaccino russo anticovid: "Se il vaccino sarà approvato dall'EMA, potremo parlare di accordi sulla produzione e anche dell'uso", ha detto la Cancelliera sottolineando di aver offerto che attraverso il Paul Ehrlich Institut la Russia abbia "supporto nello sviluppo" del vaccino. "Al di là delle differenze politiche che sono ampie, possiamo certamente lavorare insieme in una pandemia, in un settore umanitario", ha spiegato.

Intanto, il virus non arretra la sua corsa in Europa. "Fiammate" locali di contagi - che esplodono in modo esponenziale in alcune zone della Francia - alimentano negli ultimi giorni l'ipotesi di una nuova variante sconosciuta del Covid-19, più contagiosa di quelle osservate finora nel Paese. Nell'ospedale di Compiègne, a Nord di Parigi, sono 160 i pazienti contagiati e la cosiddetta variante inglese, subito sospettata, è stata esclusa dalle analisi. Analogo fenomeno è stato registrato nel sud-ovest, nel centro e nell'est dove in
diversi ospedali si registra una media di contagi molto più alta di quella nazionale.

Non va meglio neanche nel Regno Unito con l'esecutivo britannico non esclude nulla sulla durata dell'attuale lockdown, di fronte
all'impennata di contagi generata dalla cosiddetta variante inglese del Covid; e, quanto alla revisione delle restrizioni prevista per metà febbraio, considera "troppo presto" anche solo "parlarne". Lo ha detto il Premier Boris Johnson, in visita in alcune aree alluvionate del Regno Unito nei dintorni di Manchester, incalzato dai reporter su una ipotetica estensione del confinamento addirittura fino all'estate, dopo aver difeso la risposta del governo all'emergenza maltempo della tempesta Christoph che flagella da ieri il Centro-Nord del Paese in aggiunta a quella della pandemia. Johnson ha avvertito che i contagi continuano a "diffondersi molto rapidamente" a causa di una variante del virus che "non è più mortale, ma è molto più contagiosa" del ceppo originario. Di qui il boom di ricoveri, la pressione sugli ospedali e l'incremento record censito ieri dei decessi: decessi destinati "tragicamente ad aumentare ancora". "Non ci sono dubbi che abbiamo altre settimane dure di fronte", ha poi aggiunto, ribadendo che è ora "assolutamente cruciale" rispettare il lockdown.


Pechino, intanto, chiude in anticipo di due settimane le scuole, nell'ambito delle misure per contrastare la nuova ondata di Covid-19: la Commissione istruzione municipale, riunitasi oggi per adottare le misure finali, ha deciso di anticipare di due settimane, a lunedì 25 gennaio, la chiusura delle scuole e degli asili ancora aperti in vista della festività del Capodanno lunare che parte il 12 febbraio. In base al nuovo calendario, la riapertura è prevista dal primo marzo, ma la decisione finale sarà adottata dalle autorità in base all'andamento dell'epidemia. L'insegnamento sarà effettuato online. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero