(Teleborsa) - Non solo un problema etico ma che determina anche effetti sul piano economico ed anche ambientale per l'impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento...
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La crescente sensibilità sul tema ha però portato oltre sette italiani su dieci (71%) a diminuire o annullare gli sprechi alimentari adottando nell'ultimo anno strategie che vanno dal ritorno in cucina degli avanzi ad una maggiore attenzione alla data di scadenza, ma anche la richiesta della doggy bag al ristorante e la spesa a chilometri zero dal campo alla tavola con prodotti più freschi che durano di più.
Lo spreco di cibo nelle case degli italiani – conclude Coldiretti – ammonta ancora a circa 36 kg all'anno procapite e vede tra gli alimenti più colpiti verdura e frutta fresca, seguiti da pane fresco, cipolle e aglio, latte e yogurt, formaggi, salse e sughi.
(Foto: Tibor Janosi Mozes / Pixabay) Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero