Spiagge, Centinaio: «Aumenteremo i canoni di concessione. Agricoltura e turismo per rilanciare l'economia»

Gian Marco Centinaio
I canoni di concessione degli stabilimenti balneari verranno aumentati: lo ha detto il ministro del Turismo, Gian Marco Centinaio, intervistato dalle Iene. Dopo la proroga per...

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I canoni di concessione degli stabilimenti balneari verranno aumentati: lo ha detto il ministro del Turismo, Gian Marco Centinaio, intervistato dalle Iene. Dopo la proroga per quindici anni, «senza gara pubblica come invece prescriverebbero le regole europee», si legge in una nota delle Iene, è stato chiesto a Centinaio il perché del

«regalo ai balneari». Il ministro ha risposto: «Io ne volevo dare trenta». «Ma lei affitterebbe una sua proprietà a un euro a chi da quella proprietà ne ricava cento?», ha chiesto ancora l'inviato delle Iene. E Centinaio: «E chi ha detto che io non gli sto facendo pagare in più?». «Nella legge di bilancio - hanno insistito le Iene - non c'è traccia di alcun aumento del canone di concessione». La risposta del ministro: «Nella legge di bilancio non c'è traccia, è vero. Ma è altrettanto vero che nell'accordo che è stato fatto è previsto che ci sarà l'aumento dei canoni di concessione». Aumento che diventerà legge «al momento opportuno», ha assicurato Centinaio. 


«Vogliamo creare un'Italia diversa rispetto al passato, un'Italia più consapevole e soprattutto un'Italia dove i nostri giovani possano essere orgogliosi del Paese dove sono nati e vivono. Girando i nostri territori sono convinto che ci sono settori della nostra economia che possono diventare motore trainante nonché la locomotiva che permette al nostro Paese di uscire dalle sabbie mobili. Questi settori sono l'agricoltura e il turismo», ha poi detto il ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo parlando con i giornalisti, a margine di una visita a Napoli. «Il nostro impegno è valorizzare i settori dell'agricoltura e del turismo, i turisti vengono a visitare i nostri territori perchè l'italia è un paese da vedere, mangiare e bere - ha proseguito - Crediamo in questo progetto ed è il sistema Italia che lo chiede e tutti insieme stiamo lavorando presentandoci, soprattutto nei confronti dei buyer internazionali, in maniera omogenea».

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Il Messaggero