Saranno migliaia i lavoratori del settore edile che venerdì 15 marzo sfileranno in Piazza del Popolo a Roma in occasione dello sciopero generale indetto dalle maggiori...
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Tutti i comparti del settore (cemento, legno, laterizi, lapidei), che rappresentano oltre 1 milione di addetti, sono mobilitati da mesi con assemblee, presidi e manifestazioni per chiedere all'esecutivo di accelerare sullo sblocca cantieri, e sono riusciti a ottenere un incontro a ridosso della manifestazione.
Il corteo, in programma dalle ore 15, sarà così preceduto alle 13 da un vertice tra i sindacati di categoria Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil e il governo a Palazzo Chigi.
"Come sindacato delle costruzioni andremo al confronto con la piattaforma alla base dello sciopero generale unitario di domani, sciopero che a questo punto diventa ancora più importante per sostenere le proposte del mondo del lavoro", si legge in una dichiarazione congiunta dei segretari generali di Feneal Filca Fillea.
Secondo uno studio Filca Cisl, il valore dell'edilizia nel Pil nazionale è crollato all'8% contro l'11,5% del 2008, mentre nello stesso periodo il valore delle costruzioni nel Pil è passato dal 29% al 17%.
Secondo i calcoli del sindacato, riprendere le costruzione anche con lo sblocca cantieri permetterebbe di recuperare quanto perso in questi anni.
Tanti i messaggi di solidarietà pervenuti ai sindacati delle costruzioni di Cgil Cisl Uil, tra cui quelli delle federazioni mondiale ed europea (Bwi e Fetbb) e di numerosi paesi: Romania, Serbia, Spagna, Francia, Paesi Bassi, Belgio, Germania, Danimarca, Svezia, Argentina, Sud Corea, Russia, Ucraina, Australia, Myanmar.
Tante anche le presenze in piazza, a partire dai segretari generali confederali e tanti segretari e rappresentanti delle altre categorie Cgil Cisl Uil. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero