(Teleborsa) - Passi avanti nella lotta alla zanzara tigre, particolarmente temibile per la sua capacità di trasmettere virus tropicali. ...
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ENEA ha concesso alla startup Biovecblok lo sfruttamento del suo metodo biotecnologico per limitare la riproduzione di questo insetto attraverso la produzione di maschi "sterilizzanti" senza ricorrere a radiazioni mutagene o manipolazioni del DNA. Ciò consentirà di condurre campagne di disinfestazione in campo basate sul rilascio di esemplari non in grado di riprodursi.
In pratica, i ricercatori dell'ENEA hanno introdotto nella zanzara tigre ceppi specifici del batterio Wolbachia, innocuo per l'uomo e presente in gran parte degli insetti, con un duplice effetto: le femmine manifestano un azzeramento della trasmissione del virus Zika e una riduzione a meno del 5% di quella dei virus di dengue e chikungunya, mentre i maschi rendono sterili le femmine selvatiche con cui si accoppiano.
"In buona sostanza, attraverso il rilascio della nostra linea di maschi sterilizzanti - in questo momento già in sperimentazione a Roma nell'ambito di una collaborazione scientifica con l'Università "Sapienza" - verranno abbattute le capacità riproduttive e la densità di popolazione delle zanzare così come il rischio di trasmissione all'uomo di importanti patologie quali dengue, chikungunya, Zika e febbre gialla che sempre più di frequente si affacciano alle nostre latitudini, favorite dai viaggi intercontinentali e dai cambiamenti climatici", commenta Maurizio Calvitti, della Divisione Biotecnologie e Agroindustria dell'ENEA. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero