Salario minimo, Di Maio alle forze politiche: "Votiamo uniti la nostra legge"

Salario minimo, Di Maio alle forze politiche: "Votiamo uniti la nostra legge"
(Teleborsa) - "Sul salario minimo già vedo che qualcuno ha cominciato, come si suol dire, a buttarla in caciara. Gran parte dei Paesi Ue ha una legge in materia. L'Italia non...

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(Teleborsa) - "Sul salario minimo già vedo che qualcuno ha cominciato, come si suol dire, a buttarla in caciara. Gran parte dei Paesi Ue ha una legge in materia. L'Italia non può restare sempre l'ultima della fila". A dirlo è il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, che dalla sua pagina Facebook lancia un "appello semplice: la nostra legge arriverà in aula fra qualche giorno, votiamola insieme! Stavolta uniti. Non c'entrano i colori o le bandiere politiche, è una questione di buon senso. È un diritto. È la cosa giusta!".


La legge proposta dal Movimento 5 stelle che a breve arriverà in aula al Senato, "fissa la retribuzione oraria a un minimo di 9 euro lordi l'ora", spiega Di Maio. "Mi auguro – continua il Vicepremier – che le forze politiche la appoggino".

Scendendo dei dettagli della proposta Di Maio ha sottolineato che essa è rivolta "a quel 20% di giovani e meno giovani che vengono pagati due euro l'ora e senza alcuna tutela". "Quelli non sono lavoratori, sono sfruttati" ha affermato Di Maio ricordando che il restante "80% dei posti di lavoro in Italia è coperto dai contratti collettivi nazionali, quindi con tutele minime, salario e diritti fondamentali". Dunque "tutti i comparti dove ci sono i contratti collettivi nazionali restano intatti, ci sono i loro minimi salariali. Tutti quei mondi, invece, in cui imprese fanno concorrenza sleale agli imprenditori onesti dovranno pagare di più" ha detto il Ministro. Dal momento che sono inquadrate nei contratti collettivi nazionali, l'ipotesi di salario minimo allo studio del governo non avrà, dunque, "nessun impatto sui costi delle Colf" ha assicurato Di Maio.

"Salario minimo? È un'ipotesi a cui non abbiamo detto no, ci auguriamo che si faccia con un confronto con il governo, a partire da una legge sulla rappresentanza che eviti il dumping contrattuale delle tante micro associazioni e che costruisca un rapporto virtuoso governo-parti sociali nell'interesse dei lavoratori e di tutti". Ha commentato il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia.


E la proposta firmata Cinque Stelle sembra avere il pieno appoggio del presidente del Consiglio Giuseppe Conte che, in vista del prossimo rinnovo del Parlamento europeo, ha rilanciato l'obiettivo di un salario minimo europeo. A fronte di "tassi di disoccupazione giovanile che rallentano le prospettive di sviluppo e mettono a rischio la prossima generazione di europei", l'Ue, per Conte, "deve perseguire con vigore e urgenza una efficace tutela della dignità della persona che protegga sia il salario dei cittadini sia i disoccupati prevedendo, ad esempio, un'assicurazione europea contro la disoccupazione, come pure l'introduzione di un salario minimo europeo, così come proposto, peraltro, da esponenti del nostro Governo".

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Il Messaggero