(Teleborsa) - L'Amministratore Delegato di Saipem, Stefano Cao, ribadisce che il processo di transizione energetica degli ultimi anni ha profondamente modificato il business del...
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"Il mondo dell'energia ha individuato il gas come la fonte energetica che accompagnerà la transizione energetica verso le rinnovabili e le tecnologie a emissione zero. Come management non possiamo che continuare a spingere in questa direzione. Saipem ha scelto di specializzarsi negli impianti di grandi dimensioni, in particolare destinati al gas liquefatto. Al momento, abbiamo quattro progetti che rappresentano la maggioranza di tali commesse nel mondo, esclusi gli Stati Uniti", afferma il top manager in una intervista pubblicata oggi su Repubblica Affari&Finanza.
Cao evidenzia, poi, che l'azienda punta su quelle tecnologie "riguardanti la decarbonizzazione dei distretti industriali attraverso processi di cattura, trattamento, trasporto e stoccaggio della CO2 al fine di ridurre in modo sostanziale le emissioni inquinanti e l'impronta carbonica di interi poli industriali rendendoli più efficienti e competitivi. Poi quelle legate alla produzione dell'idrogeno, anche attraverso la realizzazione di sistemi energetici integrati che combinino le energie rinnovabili con la produzione di idrogeno. Quindi i sistemi di mobilità sostenibile che facciano leva sulla nostra esperienza nella realizzazione di infrastrutture di trasporto".
Ma non c'è solo l'energia nel futuro di Saipem. Cao, infatti, a proposito di "realizzazione di infrastrutture di trasporto" dà una notizia durante l'intervista: "Siamo stati invitati dalla commissione di esperti appositamente costituita a illustrare il nostro progetto di attraversamento dello Stretto di Messina mediante un "tunnel galleggiante sommerso".
E conclude: "Saipem dispone delle tecnologie lungo tutta la filiera della decarbonizzazione ed è pronta a metterle a disposizione dell'Italia: il 95% del nostro fatturato è all'estero, ci piacerebbe lavorare di più anche per il nostro paese". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero