(Teleborsa) - I nuovi casi di Covid, a causa della variante Omicron, e le tensioni geopolitiche, e le mosse di politica monetaria degli Stati Uniti aumentano l'incertezza nelle...
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I rischi geopolitici sono nel frattempo aumentati. Da un lato, il dialogo internazionale sulla sicurezza tra USA e Russia è in corso, ma i due paesi sembrano essere lontani da un'intesa e persiste il rischio di ulteriori escalation, dall'altro i disordini in Kazakhstan, paese ricco di risorse, hanno contribuito a un rally dei prezzi nei mercati delle materie prime. C'è da considerare che la Russia è il primo esportatore mondiale di gas naturale, l'Ucraina è il quinto esportatore di ferro e grano, e il Kazakhstan è il decimo il più grande produttore di petrolio e il secondo di uranio.
L'agenzia di rating sottolinea poi come l'inflazione sia ancora in rialzo nella maggior parte dei mercati emergenti. "L'aumento dei prezzi dei beni alimentari e dell'energia sta spingendo l'inflazione al rialzo nella maggior parte degli paesi - si legge nel rapporto - Questi Paesi hanno continuato a inasprire le proprie politiche monetarie a dicembre, ma, fatta eccezione per alcune economie del Sud-est Asiatico, l'inflazione rimane in aumento. La nuova ondata di Covid potrebbe aggravare le sfide già esistenti e legate all'inflazione, a causa delle pressioni sulla supply chain".
Le condizioni di finanziamento per i mercati emergenti nel 2022 potrebbero essere comunque più restrittive di quanto originariamente previsto, a causa delle mosse della FED negli Stati Uniti. Con un mercato del lavoro rigido, valori dell'inflazione in aumento e una forward guidance sempre più aggressiva, S&P si attende ora almeno tre aumenti di tassi da parte della banca centrale statunitense nel 2022. "Ciò potrebbe spingere le banche centrali dei paesi emergenti verso politiche monetarie più rigide - viene affermato - I tassi d'interesse sono già elevati in alcuni mercati emergenti, ad esempio nell'America Latina, e la persistenza di tassi elevati potrebbe rallentare la loro ripresa post-crisi". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero