Ryanair sta chiedendo ai suoi piloti di prendersi un congedo non retribuito, avvertendoli che potrebbero essere presto licenziati, proprio come gli ex dipendenti di Thomas Cook....
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE Thomas Cook, tour operator in bancarotta e vacanze nel caos: 600mila turisti bloccati all'estero
Ryanair offre una serie di opzioni ai suoi piloti: in alternativa alle ferie non pagate, la compagnia aerea propone un trasferimento in un'altra base, in un'altra compagnia (Buzz o Lauda, entrambe di proprietà Ryanair), o di accettare un lavoro part-time. L'azienda spiega che, a causa del ritardo nella consegna dei nuovi Boeing 737 Max - bloccata dopo gli incidenti dell'Ethiopian Airlines e della Lion Air -, prevede un surplus di piloti entro questo inverno che non sa come smaltire, se non con la perdita del lavoro.
La compagnia aerea del miliardario Michael O’Leary, forse spaventata dal recente tracollo di Thomas Cook, starebbe quindi cercando di smaltire il proprio personale di diverse basi in tutta Europa. La lettera ha cominciato rapidamente a circolare sui social, dove diversi piloti e sindacati del settore hanno denunciato il trattamento riservato da Ryanair ai propri dipendenti.
Il Messaggero