(Teleborsa) - Il 15 ottobre riprenderanno i pignoramenti di stipendi e le ingiunzioni fiscali, fatti salvi eventuali differimenti che il Governo potrebbe introdurre con il...
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L'Agenzia delle Entrate e della Riscossione riprenderà dunque l'attività di riscossione delle cartelle esattoriali. Sono circa 9 milioni le cartelle pronte ad essere notificate, secondo i calcoli del Sole24Ore, e riguarderanno i pignoramenti su stipendi o pensioni, gli accertamenti esecutivi, le ingiunzioni fiscali degli enti territoriali, gli accertamenti dei Comuni.
Dei 9 milioni di cartelle sospese fino al 15 ottobre, il 90% è inferiore ai 5mila euro e solo il 36% dei casi riguarda tasse non pagate.
Nonostante le pressioni delle associazioni di categoria e delle opposizioni, gli emendamenti al Decreto Agosto non hanno indicato proroghe alla scadenza del 15 ottobre. Non è escluso però che nel prossimo Decreto anti Covid, in arrivo per definire le restrizioni anti-pandemia, il Governo decida per un differimento di 45 giorni (fino al 30 novembre) o fino a fine anno.
Il Decreto Agosto non è intervenuto sui termini di scadenza della "Rottamazione-ter" e del "Saldo e stralcio", che rimangono fissati al 10 dicembre 2020. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero