Ripresa del trasporto aereo legata alla campagna vaccinale, ipotesi migliore: nel 2023

Ripresa del trasporto aereo legata alla campagna vaccinale, ipotesi migliore: nel 2023
(Teleborsa) - Nella migliore delle ipotesi una piena ripresa da parte del settore del trasporto aereo arriverà alla fine del 2023. È quanto stima in un rapporto...

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(Teleborsa) - Nella migliore delle ipotesi una piena ripresa da parte del settore del trasporto aereo arriverà alla fine del 2023. È quanto stima in un rapporto sulle conseguenze della pandemia sul settore la società di consulenza Boston Consulting Group che lega la sua velocità di rilancio soprattutto ai tempi della campagna vaccinale.



Infatti, nello scenario più favorevole questa arriverebbe ad un'ampia diffusione del vaccino già a partire di questa estate che, con test rapidi accurati, che consentirebbe ai governi di allentare le misure restrittive per contenere i contagi da Covid e di permettere alle persone di spostarsi per ogni tipo di motivazione, non solo quelle legate a stato di necessità o lavoro. Nel caso di realizzazione del plot intermedio – distribuzione dei vaccini diffusa solo nella seconda metà dell'anno – la ripresa sarebbe rimandata invece al 2024. Addirittura 2025 invece se – nello scenario peggiore – la campagna vaccinale ritardasse così tanto da raggiungere risultati apprezzabili solo alla fine del prossimo anno.


Lo studio si concentra però anche sulle modifiche strutturali che il settore sarà costretto a implementare a causa della pandemia. A partire dai viaggi di lavoro, che secondo la stragrande maggioranza dei Ceo intervistati (91%) saranno meno frequenti in futuro, con la metà che non pensa che verranno mai più raggiunti i livelli pre-crisi. "La progressiva normalizzazione dello smart working e la digitalizzazione di meeting, conferenze ed eventi, ma anche i tagli al budget delle aziende e la necessità di salvaguardare la salute dei dipendenti", sono le cause individuate dallo studio che hanno trovato conferma anche nelle compagnie aeree: il 95% di quelle intervistate tra maggio e giugno 2020 ha infatti dichiarato di ritenere che tali cambiamenti sarebbero stati permanenti.


Il trasporto aereo, infine, dovrà essere pronto ad affrontare anche le conseguenze della pandemia sui viaggi di piacere: infatti, i voli su brevi e medie distanze secondo il rapporto saranno preferiti a quelli internazionali per una percezione di maggiore sicurezza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero