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Nonostante l'emergenza sanitaria Covid-19, la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica è cresciuta anche nel 2020, e quella conferita ai centri di selezione è stata pari a 1.433.203 tonnellate, con un aumento del 4% rispetto all'anno precedente. Questi i dati diffusi nel corso dell'assemblea annuale di Corepla, il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica.
Si tratta - viene spiegato - di un anno in cui i risultati sono più omogenei tra le regioni. E anche di «un nuovo record in termini di quantità trattata», che fa registrare all'Italia «una media di 23,7 chilogrammi pro-capite all'anno». A guidare la classifica Valle d'Aosta, Umbria e Sardegna, con oltre 32 kg per abitante.
A fronte di 1.914.000 tonnellate di imballaggi in plastica immesse sul mercato (di pertinenza Corepla) nel 2020, il sistema in totale è riuscito a recuperarne 1.820.270, che corrisponde al 95%; «un dato che porta l'Italia sul podio dei paesi europei più virtuosi».
La riduzione dei consumi di materie plastiche nel 2020 è stata «nel complesso relativamente contenuta» per via della «consistente crescita del settore medicale e di quello della disinfezione e detergenza», e del «deciso rilancio dell'alimentare confezionato». I risultati della raccolta delle singole regioni si stanno, tra l'altro, sempre più avvicinando al dato medio nazionale, «superando gli enormi divari che fino a tre anni fa caratterizzavano la situazione italiana».
«I risultati di questo bilancio - osserva Giorgio Quagliuolo, presidente di Corepla - dimostrano i passi avanti che il nostro Paese ha compiuto nell'ambito della organizzazione di un sistema di raccolta e riciclo degli imballaggi in plastica. Siamo convinti che negli anni a venire, anche in funzione dei nuovi piani di rilancio e resilienza e di una politica economica più improntata ai principi della transizione ecologica, sapremo offrire risposte adeguate agli ambiziosi target».
Sono stati recuperati poi anche quegli imballaggi che ancora non possono essere riciclati; Corepla ha avviato a recupero energetico 377.807 tonnellate che sono state utilizzate per produrre energia al posto di combustibili fossili (per il 75% a cementifici, il 43% in Italia e il 32% all'estero, e per il restante 25% a termovalorizzazione). Il servizio di raccolta e riciclo è «ormai capillare in tutto il Paese: sono 7.436 i Comuni serviti (94%) con il coinvolgimento del 97% dei cittadini. Il valore economico direttamente distribuito dal Consorzio ammonta complessivamente a 771 milioni. Nel 2020 il corrispettivo riconosciuto ai Comuni italiani o ai loro operatori delegati ha raggiunto 391 milioni. Quasi 173 milioni sono stati destinati agli impianti che selezionano gli imballaggi».
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Il Messaggero