(Teleborsa) - "Un aumento di 50 punti base non fa parte del consensus a questo punto", in quanto quella della BCE "sarà una normalizzazione della politica monetaria, non un...
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Parlando dell'inflazione, la preoccupazione numero uno della banca centrale europea, Lagarde ha affermato: "Non credo che al momento siamo in una situazione di aumento della domanda", in quanto "è sicuramente un'inflazione alimentata dal lato dell'offerta dell'economia. In questa situazione, dobbiamo muoverci nella giusta direzione, ovviamente, ma non dobbiamo avere fretta e non dobbiamo farci prendere dal panico".
"Quando sei fuori dal territorio negativo (dei tassi, ndr), puoi essere a zero, puoi essere leggermente sopra lo zero", ha detto a Bloomberg TV, rifiutandosi di precisare se la banca centrale possa prendere in considerazione un rialzo di 50 punti base. "Questo è qualcosa che determineremo sulla base delle nostre proiezioni, sulla base della nostra guidance futura", ha aggiunto.
Sia Lagarde che Villeroy hanno affermato che vedono i tassi procedere al rialzo per raggiungere un livello ritenuto neutrale, che potrebbe essere compreso tra l'1% e il 2%. Il banchiere francese crede che quella fascia possa essere raggiunta "un po' il prossimo anno", implicando una serie di rialzi dei tassi entro i prossimi 18 mesi.
Quando la BCE inizierà ad aumentare i tassi, starà attenta a evitare un allargamento "ingiustificato" degli spread nell'area euro, ha affermato Villeroy a Bloomberg TV. "Abbiamo la volontà di agire e la capacità di agire se necessario - ha aggiunto - Nessuno dovrebbe aspettarsi che la BCE sia assente in caso di frammentazione". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero