Rete Unica, Gubitosi: "Acceleriamo sotto egida Governo"

Rete Unica, Gubitosi: "Acceleriamo sotto egida Governo"
(Teleborsa) - Va avanti, sotto l'egida del Governo, la marcia verso la rete unica. "Con qualche accelerazione e qualche rallentamento, ma direi che si sta procedendo con...

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(Teleborsa) - Va avanti, sotto l'egida del Governo, la marcia verso la rete unica. "Con qualche accelerazione e qualche rallentamento, ma direi che si sta procedendo con sicurezza" ha assicurato l'amministratore delegato di Tim e vicepresidente di Confindustria con la delega al digitale, Luigi Gubitosi, nel corso del suo intervento al Digital Italy Summit 2020.


La sfida ora è migrare clienti verso la fibra. Con la creazione di FiberCop – ha spiegato Gubitosi – "abbiamo l'obiettivo di poggiare a terra quanta più rete possibile, cablare il Paese nei prossimi 5-6 anni, migrare grande parte dei nostri clienti verso le reti moderne. È un obiettivo ambizioso, che finora non è stato mai fatto". Perno fondamentale di questa partita verso la creazione di una rete unica integrata e aperta è il coinvestimento. "Noi – ha sottolineato l'ad di Tim – siamo ovviamente a favore di un assetto di mercato compatibile e coerente con quanto sancito dal nuovo codice europeo delle comunicazioni elettroniche, cioè con il coinvestimento. Per noi questo è un tema fondamentale del quadro che si delineerà qualora si dovesse dare vita a una rete unica integrata, aperta. L'infrastruttura unica a livello nazionale porterà a un punto in cui potremo parlare di altre cose: di dati, che sarà il grande tema del 2021, data center, hedge computing, intelligenza artificiale. La rete è un fattore abilitante e ormai è un tema vecchio: dovremmo assicurarci di farla il più in fretta possibile e andare più avanti degli altri paesi su queste cose perché così rafforziamo la competitività italiana. Avremo questa occasione unica".

Per Gubitosi l'azione si deve concentrare su 5 aree: chiusura digital divide, sviluppo banda larga e migrazione dei clienti su Ftth; accelerazione del 5G, sviluppo del servizio cloud e data; lo sviluppo servizi IoT e connessi (blockchain, cybersecuruty, inelligenza artificiale e analytics) e soprattutto le competenze digitali. "Senza la capacità di utilizzare le opportunità offerte dalla rete tutti gli altri quattro punti – ha sottolineato l'Ad – si rivelerebbero investimenti in cattedrali in un deserto culturale che dobbiamo assicurarci di evitare".

Sul fronte del 5G per Gubitosi l'Italia "è messa bene" e ha un vantaggio che non deve perdere. Per questo l'Ad, sulla scia di quanto sta avvenendo in altri paesi europei, ha auspicato un "intervento del governo per accelerare" sottolineando come le reti siano complementari. "Non si può – ha spiegato – immaginare una rete fatta solo di fibra ottica perché sarebbe limitata e così non se ne può immaginare una esclusivamente mobile". Nel dettaglio – ha annunciato Gubitosi – "Milano dovrebbe essere la prima area metropolitana coperta a fine anno, poi si passerà a Roma, Venezia, Firenze, Torino, Napoli le altre grandi città e le aree di comunicazione come ferrovie ed aeroporti".


"Nel 2021 dovremo iniziare a chiudere il digital divide in quante più aree possibili, è un lavoro su cui bisogna fare sistema" ha ribadito Gubitosi ricordando anche il progetto con Infratel per rafforzare il wifi. Ma "quello della connettività – ha ricordato – è uno dei nostri punti meno deboli, siamo in linea con l'Europa e sono sicuro che quando vedremo il DESI 2020 saremo oltre la media europea. I nostri punti di forza sono il 4G e il 5G, che ci vede per una volta fra i front runner. Non dobbiamo perdere questo vantaggio".



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Il Messaggero