(Teleborsa) - Scatta la review del Reddito di cittadinanza, con qualche "ritocco" sollecitato dal Comitato scientifico, per renderlo più efficiente ed inclusivo. Le nuove norme...
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Il Governo ha confermato il meccanismo del "decalage" dell'assegno nel caso in cui venga rifiutata la prima offerta di lavoro "congrua". La riduzione del RdC dunque non sarà automatica (ad esempio passati tre mesi), ma collegata ad un rifiuto di una proposta di lavoro , che sia anche "congrua" cioè non simbolica.
Secondo le indicazioni del Comitato l'offerta di lavoro potrebbe provenire da qualsiasi parte d'Italia e riguardare lavori part-time o contratti a tempo determinato, purché durino almeno un mese.
Il Comitato scientifico ha anche rivisto le scala di equivalenza per rendere il RdC più equo rispetto alle esigenze delle famiglie numerose. La soglia massima per una famiglia numerosa passerebbe infatti da 2,1 a 2,8, per arrivare a 2,9 se ci sono disabili, e per ciascun minore passerebbe da 0,2 a 0,4.
Un single dunque potrebbe percepire al massimo 450 euro (5.400 euro l'anno) anziché 500 (6.000 euro per anno), mentre una famiglia con due genitori e 4 figli arriverebbe a percepire il beneficio massimo pari a 15.120 euro l'anno (scala di equivalenza pari a 3), cui si aggiungerebbe anche il contributo per l'affitto di 3.360 euro l'anno, per un reddito totale di 18.480 euro l'anno pari a 1.540 euro di assegno mensile.
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Il Messaggero