Reddito di cittadinanza, domande a quota 1,4 milioni: Campania in testa. Bufera Navigator

Reddito di cittadinanza, le domande crescono col passare del tempo e superano quota 1,4 milioni, di cui più di 895.000 già accolte. Proprio nella regione in cui...

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Reddito di cittadinanza, le domande crescono col passare del tempo e superano quota 1,4 milioni, di cui più di 895.000 già accolte. Proprio nella regione in cui secondo i dati Inps il numero di richieste è il più alto d'Italia, ossia in Campania (con quasi 241.000 domande) è in atto però uno scontro sulla questione navigator. Il governatore Vincenzo De Luca non intende, infatti, firmare la convenzione con Anpal Servizi. Un documento - già sottoscritto lo scorso 19 luglio da altre 16 Regioni - che permetterebbe alla società di contrattualizzare per due anni i 471 vincitori del concorso, lavoratori precari destinati ad assistere i Centri per l'Impiego delle province campane in base al fabbisogno dello stesso territorio. 


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E proprio oggi la conferenza delle Regioni ha avuto «rassicurazioni ufficiali da parte del ministro Luigi Di Maio sul varo dei decreti attuativi riguardanti le risorse ordinarie per il personale e il rafforzamento strutturale dei Centri per l'impiego» ha detto l'Assessore della Regione Toscana, Cristina Grieco dopo il confronto al ministero del Lavoro. «Ciò significa 250 milioni che stiamo attendendo per i costi 2019 del personale già in forza nei nostri centri più le risorse per assumere 4000 operatori a tempo indeterminato». 

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Protestano a Napoli, quindi, questi futuri (o almeno così si augurano) navigator ricordando che in Conferenza Stato-Regioni lo stesso De Luca si era impegnato a sottoscrivere lo schema di convenzione per far partire il loro lavoro. Adesso, però, la posizione del governatore sembra essersi fatta più rigida e soprattutto incentrata sul 'nò al precariato. Secondo De Luca, infatti, se l'assunzione dei navigator «è provvedimento di assistenza ai navigator stessi lo si presenti così. Se si dice che sono utili perché ci sarà bisogno di loro vengano assunti dall'Anpal e non dalle Regioni, perché a questi giovani dici che fai due anni di formazione e poi vai a casa. Se dobbiamo creare un altro serbatoio di precariato dico no, sono porcherie politiche». 
 
Non la pensa allo stesso modo la consigliera regionale dei Cinque Stelle, Valeria Ciarambino: «Sta bloccando l'assunzione di 471 laureati, 1.700 euro netti al mese a cui si aggiungono 300 euro di rimborsi - ha affermato riferendosi a De Luca - Blocca la possibilità di far incontrare chi cerca lavoro con chi lo offre, fingendo di essere a difesa del lavoro stabile». Interpellato sul nodo navigator in Campania, è intervenuto anche il presidente della Camera, Roberto Fico, ribadendo che queste assunzioni: «Vanno fatte». Dal ministero del Lavoro, per ora, non ci sono ancora reazioni. Le ultime dichiarazioni restano quelle ottimistiche, espresse la settimana scorsa, sia dal sottosegretario Claudio Cominardi che dal presidente dell'Anpal, Mimmo Parisi. 



Quest'ultimo, sulle assunzioni campane, pur non volendo interferire con la decisione regionale, aveva fatto notare di non aver ancora ricevuto dalla Regione «una notifica formale che dica 'non si fa», e si era quindi mostrato molto ottimista, aggiungendo: «Stanno valutando e penso che si allineeranno con il resto delle regioni». Per quanto riguarda Quota 100, intanto, l'Inps fa sapere che le domande sono più di 162.000. Dai lavoratori dipendenti sono arrivate più di 59 mila richieste e dalla gestione pubblica circa 52.000. A chiedere di andare in pensione sono soprattutto gli uomini con oltre 120.000 domande, contro le 42.000 presentate dalle donne. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero