Recovery Fund, fonti Ue: accordo verso slittamento a novembre

L'accordo Ue sul Recovery Fund va verso lo slittamento. La presidenza tedesca del Consiglio dell'Unione puntava ad una intesa definitiva a metà ottobre, «ma...

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L'accordo Ue sul Recovery Fund va verso lo slittamento. La presidenza tedesca del Consiglio dell'Unione puntava ad una intesa definitiva a metà ottobre, «ma molto probabilmente non si riuscirà a fare perché le discussioni con il Parlamento» sul bilancio Ue, parte del pacchetto, «non sono così avanzate», e perché il capitolo Recovery fund «è bloccato in Coreper (il Comitato dei rappresentanti permanenti che prepara gli incontri a livello ministeriale del Consiglio dell'Unione europea, ndr) da 7 Stati, che vogliono prima un accordo con il Parlamento sul bilancio Ue». Lo riferiscono fonti Ue coinvolte nei negoziati, in vista dell'Ecofin (il consiglio dell'Unione a cui partecipano i ministri dell'Economia degli Stati membri) di martedì che avrà uno scambio di vedute su alcuni aspetti tecnici del Recovery.


La presidenza tedesca, quindi, lavora adesso con un nuovo orizzonte temporale che prevede un accordo entro fine ottobre inizio novembre, che comunque creerebbe dei ritardi significativi. «Avremmo comunque il problema delle ratifiche parlamentari, ognuno ha i suoi tempi, la Germania meno, l'Olanda di più, è difficile prevedere», spiegano le fonti, confermando che «la preoccupazione principale è il dibattito sullo stato di diritto che ha il potenziale di bloccare al Consiglio» il dossier Recovery, e di tenere il dossier del bilancio Ue fermo nel negoziato tra Consiglio e Parlamento.

 
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Il Messaggero